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Roma  

 

“Libro bianco” contro infortuni

Iniziativa della Fillea di Roma e Lazio per contrastare

il crescente fenomeno delle morti bianche

 

 

Un “libro bianco” sulle imprese che non rispettano le norme di sicurezza nel Lazio. E' la proposta di Fillea Cgil Roma e Lazio, per contrastare il crescente fenomeno delle morti per incidenti sul lavoro, che a settembre del 2006 hanno gia' raggiunto quota 17, mentre in tutto il 2005 erano state venti. La proposta arriva dopo la morte di un giovane edile di Aprilia, Marco Bortolomeotti di 37 anni causata dal ribaltamento della betoniera carica di cemento a Roma nel quartiere di Tor de Cenci. E' l'ennesima tragedia che si compie nei cantieri del Lazio nel 2006, sostengono, e la maggior parte delle vittime erano giovani. “Nei cantieri del Lazio e della capitale - sostiene il segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio, Sandro Grugnetti - le norme di prevenzione sugli infortuni spesso non vengono rispettate. Molte imprese edili preferiscono rischiare la vita dei loro dipendenti, piuttosto che investire in sicurezza”. “Quello delle morti bianche in edilizia - conclude Grugnetti - e' un tributo troppo alto per i lavoratori e un prezzo troppo oneroso per il nostro settore che va addebitato a quei datori di lavoro, purtroppo sempre piu' numerosi, che per risparmiare sulla sicurezza mettono a rischio la vita dei loro lavoratori”.

 

 

 Roma 5 settembre 2006

 

 


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