Una “Guida
multilingue per il lavoratore edile”.
Presentato a Pomezia vademecum in sei lingue per i lavoratori
stranieri.
Presentata ieri a
Pomezia, durante una conferenza stampa, la "Guida multilingue per il
lavoratore edile" realizzata dalla Camera del lavoro di Pomezia,
Castelli, Colleferro in collaborazione con la Fillea Cgil.
Un vero e proprio vademecum in sei lingue - inglese, francese, romeno,
albanese, russo e arabo - indirizzato ai lavoratori edili stranieri per
aiutarli ad orientarsi all'interno delle leggi del contratto nazionale
di lavoro e per ricevere informazioni utili sulle prestazioni offerte
della cassa edile di Roma e provincia.
Una guida
indispensabile se si analizzano i dati emersi dallo studio della Cgil
che ha evidenziato una fortissima presenza sul litorale di stranieri,
soprattutto a Pomezia con ben 2.789 presenze, a Nettuno con 1.738, ad
Anzio con 1.642 e infine ad Ardea con 1.455.
Si tratta naturalmente
di dati parziali riguardanti solo gli stranieri regolari.
A questi va poi
aggiunto l'esercito di irregolari che secondo le Caritas del litorale
farebbe crescere il numero di presenze almeno di un altro 30 per cento.
La maggior parte di questi immigrati, regolari e non, è impiegata
nell'edilizia.
Da qui la necessità di
una guida multilingue, ma anche di corsi di formazione che la Fillea
Cgil di Roma e Lazio sta organizzando insieme al CTP, Centro Paritetico
Territoriale e alla Comunità di S. Egidio.
In quell'occasione
verranno forniti ai lavoratori anche gli strumenti per operare: elmetti
e scarpe infortunistiche.
“Stiamo poi
organizzando – ha spiegato Sandro Grugnetti, Segretario Generale della
Fillea di Roma e Lazio - anche dei corsi in Romania insieme ai
sindacati locali e ai centri di formazione maestranze edili italiani per
formare in loco i lavoratori.”
Il fenomeno degli
immigrati occupati in edilizia nel Lazio è sempre più presente ed in
continua crescita. Parlando di Roma, i dati rivelano una loro presenza
che è pari al 33% degli iscritti in Cassa Edile.
Moltissimi poi sono
quelli che lavorano in nero e sfuggono a qualsiasi controllo.
“ La Fillea Cgil di
Roma e Lazio sta affrontando questa emergenza e sta cercando tutti gli
strumenti per poter stare vicino ai lavoratori immigrati, organizzando
dei corsi di formazione e sulla sicurezza, anche per i lavoratori che
non hanno permesso di soggiorno, che vanno tutelati.
Occorre trovare
soluzioni anche legislative – conclude Sandro Grugnetti – per proteggere
chi ha subito un infortunio sul lavoro o un qualsiasi maltrattamento o
sopruso. Prevedere una “zona franca” per questi lavoratori ed evitare
che l’unica soluzione sia quella dell’espulsione dal nostro paese.
Occorre avere sempre chiaro che si tratta di persone e di tutelare prima
di tutto la loro dignità.”
Roma 9 novembre 2004
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