>dove siamo  >chi siamo  >Contrattazione  >Documenti  >Dipartimenti  >Agenda  >News  >Uff.Stampa >Mappa sito >Le nostre foto >Valle Giulia >Disclaimer

 

Stampa questo documento

 

MORTI SUL LAVORO

NEL PARMENSE ARTIGIANO CADE DA IMPALCATURA

 

 

Comunicato Fillea Cgil di Parma

 

Un artigiano edile di 57 anni è deceduto oggi cadendo da un ponteggio mentre lavorava in un cantiere di piccole dimensioni a San Vitale di Sala Baganza.   La perdita di questo lavoratore non è meno importante della tragica perdita di 3 operai edili avvenuta sul Valico non più tardi di 2 settimane fa , alla quale i media hanno dato grande risonanza e alla quale gli operai hanno risposto con una fermata di 2 ore in tutti i cantieri della Regione. Nelle provincia di Parma è il terzo morto dall'inizio di quest'anno.

 

Questo per dire che tra le pagine  dei giornali di provincia e nazionali ogni giorno il settore edile fa la sua comparsa raccontandoci queste morti annunciate.  A volte in prima pagina a volte in brevi trafiletti.

 

La nostra valutazione sempre  va'  di là delle ragioni oggettive che hanno prodotto l'irreversibile danno.  In un caso un bullone non ben avvitato, in un altro un lavoratore non legato al ponteggio (come prescritto dalla normativa specifica dei ponteggi che, come noto, rappresentano la principale causa di morte in edilizia),  in un altro ancora la non osservanza dei codici di sicurezza.  Gli accertamenti delle responsabilità oggettive sono compito delle istituzioni competenti.

Sullo sfondo  resta il rimuovere continuamente il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro come se fosse solo accessoria, solo un disbrigo burocratico per evitare sanzioni, per altro nemmeno particolarmente incisive.

 

FILLEA  CGIL ha più volte , in molteplici sedi , affermato che la sicurezza sul lavoro è innanzitutto un fatto culturale, che ci vogliono regole che promuovano comportamenti virtuosi e regole severe per    chi – per ragioni di incuria o interesse – infrange le regole.   E le  infrange potendo contare su l'alta ricattabilità oggi dei lavoratori che temono ripercussioni se denunciano le irregolarità, sulla  completa de responsabilizzazione  dei committenti privati che lucrano sulla loro pelle , sul tacito assenso delle imprese che in un settore  sempre più drogato dal damping della manodopera a parole lamentano la concorrenza sleale e nei fatti l'alimentano utilizzandone gli strumenti come, appunto, l'utilizzo di pseudo lavoro autonomo e il subappalto a cascata.

 

Alla famiglia dell'artigiano va tutta solidarietà della categoria. E' nostro impegno nella tornata di assemblee che ci impegnano in questa delicata fase di discussione del modello contrattuale dedicare anche ampio spazio a questo tema – la cultura della sicurezza – portando avanti il percorso che ci compete e richiamando le Imprese, ripetiamo al di là dei proclami, alla assunzione della loro responsabilità.

 

Parma, 17 ottobre 2008    

 

 

 

Via G.B. Morgagni 27 - 00161 Roma - Tel: ++39 06 44.11.41  fax: ++39 06 44.23.58.49  Home page

©Grafica web michele Di lucchio