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Lavoratori stranieri

 

 

Padova. Pubblica sicurezza

Cgil, Cisl e Uil scrivono ai Ministri contro ordinanze, direttive e delibere

di Giunte Municipali venete.

 

Testo del ricorso gerarchico inviato da Cgil, Cisl e Uil al Presidente del Consiglio,

ai Ministri della Repubblica e al Prefetto di Padova

 

 

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CGIL CISL UIL DEL VENETO SI MOBILITANO PER L’INTEGRAZIONE E LA CITTADINANZA DEI LAVORATORI IMMIGRATI

 

In queste ultime settimane nel Veneto ed in particolare a Padova, i lavoratori e lavoratrici stanno subendo un pesante attacco mediatico e politico riguardo alla discriminazione dei cittadini migranti. CGIL CISL e UIL del Veneto  hanno quindi realizzato una prima risposta, con l’importante manifestazione a Padova del 1 dicembre, cui hanno partecipato oltre 5000 lavoratori e lavoratrici per richiedere:

Þ   la cancellazione del contratto di soggiorno;

Þ   il raddoppio della durata dei permessi di soggiorno;

Þ   il passaggio delle competenze dei rinnovi ai comuni;

Þ   l’eliminazione del certificato di idoneità dell’alloggio;

Þ   l’abolizione della tassa per il rinnovo del permesso di soggiorno;

Þ   la restituzione dei contributi all’uscita dall’Italia;

Þ   il diritto di voto amministrativo.

 

Inoltre CGIL CISL e UIL di Padova hanno inoltrato al Governo il ricorso gerarchico relativamente alla impropria e discriminante delibera del sindaco di Cittadella.

L’isterismo mediatico e le strumentalizzazioni politiche di questi giorni, che hanno amplificato pericolose equazione di correlazione diretta tra immigrazione e delinquenza come anche tra povertà e illegalità, vanno ben oltre i valori democratici della nostra Costituzione e hanno reso un clima pesante e inaccettabile, che non si consuma solo sulla pelle dei migranti ma di tutti i lavoratori e delle lavoratrici. Questa situazione rende ancora più difficile la rivendicazione della gestione positiva del fenomeno epocale dell’immigrazione tesa all’inclusione e alla valorizzazione della multicultarulità. Nel settore delle costruzioni del Veneto, dove quasi il 50% dei lavoratori sono migranti, abbiamo vissuto in questi anni la scarsa capacità politica di produrre una effettiva gestione positiva del fenomeno dell’immigrazione, viste le immense difficoltà ad accedere ad alloggi dignitosi, la mancanza di sicurezza sul lavoro, l’impossibilità al riconoscimento del permesso di soggiorno per chi è costretto a lavorare in nero. Per questo diventa necessario per noi impegnarsi da subito per rilanciare una nuova stagione di conquista di dignità e diritti per chi lavora  rivendicando il doveroso e necessario contributo dei Costruttori e di tutte le forze sociali per una società inclusiva equa e solidale.

 

FILLEA CGIL di Padova  

 

 

 

Padova 7 dicembre 2007   

 

 

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