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La Fillea provinciale si costituisce parte civile Impegno del Direttivo della Fillea Cgil di Napoli nel procedimento che si aprirà sulla morte di Ciro Leonardo
Il Direttivo della Fillea Cgil di Napoli, tenutosi il giorno 28 settembre 2005 con la partecipazione del Segretario Regionale Vincenzo Petruzziello e del Segretario della Camera del Lavoro di Napoli Giorgio Piccolo, per decidere la convocazione del 3° Congresso Provinciale dell’Organizzazione per il prossimo Dicembre, si è soffermato sull’ennesimo gravissimo lutto nel settore con la morte prematura del giovane Ciro Leonardo, avvenuta ieri l’altro in un cantiere di Caivano. Un convinto ed affettuoso sentimento di cordoglio, il Direttivo lo ha voluto inviare alla famiglia del povero Ciro. Il Direttivo impegna l’Organizzazione a costituirsi parte civile nel procedimento che si aprirà sulla tragedia. Al tempo stesso si è voluto porre l’accento sullo stato di gravissima precarietà in cui versa la sicurezza sul lavoro, particolarmente sui cantieri edili. La violazione delle norme previste dalle leggi vigenti da parte delle imprese, l’assenza di controlli preventivi e repressivi e l’inefficacia degli stessi, anche per l’insufficienza dei mezzi e delle risorse a disposizione (in questo senso irresponsabile è stata finora l’azione del governo per ultimo col taglio d’ispettori nel Mezzogiorno e a Napoli), l’abdicazione da parte delle Istituzioni e delle Stazioni Appaltanti, dal ruolo di controllo e di garanti della buona e regolare esecuzione dei lavori, la latitanza grave delle Direzioni Lavori e dei Coordinatori alla Sicurezza, rappresentano seri punti di criticità a cui va data irrinunciabilmente soluzione. Lo sciopero della categoria nell’area flegrea dello scorso 22 luglio ha posta tutta intera questa problematica e i fatti di oggi impongono continuità ed efficacia nell’azione sindacale. Il Direttivo ha voluto evidenziare in maniera forte i limiti di un’azione, da parte degli Organi di Governo, basata esclusivamente su elementi d’episodicità e sui blitz a campione, senza dare alcuna continuità e sistematicità programmata alla stessa. Nel contempo si è individuato nell’opera di svuotamento sistematico delle norme vigenti, di deresponsabilizzazione dei soggetti, imprese ed Enti appaltanti, portata avanti dal Governo in carica e della sua filosofia del “lavoro fai da te” e della realizzazione dell’opera “a tutti i costi”, una causa fondamentale dell’attuale situazione. L’organismo della Fillea ha ritenuto, inoltre, importante riproporre al sistema d’impresa e alle Associazioni di Rappresentanza Imprenditoriale, di assumere fino in fondo la responsabilità del proprio ruolo sociale e di confermare coerenza nella volontà di contrastare il lavoro nero e irregolare e assicurare standard di sicurezza sui cantieri e favorire un processo di riqualificazione e d’emersione delle imprese. Ha individuato, altresì, atteso la multifattorialità del problema, nella frantumazione del lavoro, riferita al sub-appalto e alle altre forme di sub-contrattazione (forniture, noli a caldo e a freddo), la perversa procedura del massimo ribasso, la flessibilità e precarietà sui cantieri, nell’abbassamento dei diritti e nella diffusione del lavoro nero, grigio ed irregolare, la permeabilità alla malavita, l’assenza di formazione vera ed esigibile, le concause da aggredire per il ripristino della sicurezza e della qualità del lavoro, ritenendo che a questo deve rispondere il prossimo rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale e che su questo debba concentrarsi la discussione congressuale. Il Direttivo ritiene importante rilanciare una discussione che vada oltre la categoria, di concerto con le Confederazioni per iniziative unitarie, per la rapida approvazione della Legge Regionale sugli appalti e sulla sicurezza, per riprendere e rendere efficace il tavolo regionale sul sommerso, recuperare lo scarto esistente tra i contenuti dei Protocolli d’Intesa stipulati e la realtà di tutti i giorni. Infine si ritiene opportuno verificare la possibilità e l’opportunità di arrivare, con il massimo di coinvolgimento unitario e confederale, ad una giornata di mobilitazione, di protesta e di proposta, sulle problematiche sopra richiamate per l’affermazione della legalità, della sicurezza e della qualità nel settore delle costruzioni e nell’insieme del mondo del lavoro.
Napoli 28 settembre 2005
Giovanni Sannino Segretario Generale Fillea di Napoli
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