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Napoli

 

 

Cade da un balcone e i colleghi fuggono

Un altro episodio aberrante nei cantieri napoletani

 

''Purtroppo non e' la prima volta che nel Napoletano un operaio rimane vittima di un infortunio sul lavoro e viene abbandonato dai compagni che scappano perche' magari lavorano in nero e perche' non vogliono perdere il posto, anche se precario''. Cosi' Ciro Crescentini, dirigente provinciale della Fillea Cgil di Napoli, commenta l'infortunio sul lavoro verificatosi a Torre del Greco (Napoli), nel quale un operaio di 43 anni ha riportato gravi ferite con un forte trauma cranico ed fratture agli arti inferiori.

Le indagini sul fatto - del quale riferiscono organi di stampa - tendono ad accertare se la ditta che stava effettuando i lavori fosse in regola con tutte le autorizzazione e se

l'operaio fosse regolarmente assunto. L'uomo e' caduto da un balcone mentre stava effettuando lavori di ristrutturazione in uno stabile di via Santa Maria la Bruna. La polizia non ha trovato nessuno sul luogo di lavoro ed ipotizza che i suoi compagni di lavoro siano scappati al momento dell'incidente.

''Purtroppo - dice Crescentini - non e' la prima volta che questo accade. Scappano perche' magari non sono a posto con le norme sull'assunzione, perche' non vogliono denunciare il datore di lavoro o testimoniare in Tribunale. Accade dove ci sono cantieri irregolari e dove si lavora al nero nei quali spesso sono impegnati degli immigrati''.

Tra Napoli e provincia, riferisce Crescentini, nel corso del 2006 si sono verificati 12 infortuni mortali, 14 se si considera tutta la Campania. ''I dati sugli infortuni, soprattutto quando le ferite riportate dagli operai non siano gravi - secondo il sindacalista - non sono molto attendibili. Spesso, infatti, si cerca di evitare il ricovero per non fare la denuncia al

drappello di polizia. In caso di infortuni nei quali non si possa fare a meno del ricovero, e' chiaro che si cerca spesso di dare versioni diverse da quella reale. C'e' paura di denunciare, per non perdere quel poco di lavoro che si e' conquistato''.

 

 

Napoli 3 giugno 2006

 

 


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