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Napoli |
VOLANTINO CCNL EDILIZIA
UN CONTRATTO NUOVO PRESTO E BENE: PER CONTINUARE LA BATTAGLIA CONTRO L’ILLEGALITA’, IL LAVORO NERO, PER IL CANTIERE SICURO, PER LA DIGNITA’ DEL LAVORO, PER UN SALARIO GIUSTO.
Si sono svolti già sei incontri a Roma con l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) per rinnovare il Contratto di lavoro, atteso da migliaia e migliaia di lavoratori edili impegnati sui tanti cantieri del Paese. L’ultimo si è tenuto lo scorso 28 febbraio. Il giudizio del Sindacato Unitario è ancora sospeso perché ancora notevoli sono le distanze tra le richieste avanzate e le risposte fin qui avute, nonostante le dichiarazioni di disponibilità più volte dichiarate dai costruttori. In particolare è sul nodo della carenza malattia che si registrano le maggiori rigidità dei padroni edili. Rigidità più ideologica che di sostanza. La proposta di rimandare la soluzione del problema, alla contrattazione di secondo livello, sa di maldestra provocazione, considerato che quando lo si chiedeva nei territori rispondevano esattamente il contrario. La dignità del lavoro, il salario, la formazione e la sicurezza, inquadramenti più rispettosi delle professionalità dei lavoratori, la previdenza complementare, l’APEO da valorizzare, sono i punti sui quali il Sindacato concentrerà la sua azione. Nel corso dell’incontro del 28 febbraio, si è proseguito nella disamina di punti importanti quali il part-time, i lavori pesanti, il rilascio del Durc sulla base della congruità e l’inquadramento. Al termine della sessione è stata fissata una “due giorni” di incontri (il pomeriggio di mercoledì 12 e l’intera giornata di giovedì 13 marzo prossimi) per tentare di arrivare alla fase conclusiva del contratto sulla parte normativa e retributiva, il salario. E’ del tutto evidente che le prossime riunioni programmate non possono essere ritenute dall’ANCE come incontri ancora di studio e di approfondimento. Se ciò accadesse si dimostrerebbero l’inaffidabilità della delegazione e l’astrattezza delle disponibilità fin qui mostrate, dando fiato e fondatezza a voci che “parlano” di una volontà a chiudere dopo le elezioni. Ciò sarebbe grave e inaccettabile, da meritare risposte forti, determinate e dure. Siamo ormai a due mesi dalla scadenza del contratto. E per chi combatte con il dramma della “quarta o della terza settimana” o con la quotidianità dei cantieri insicuri, sono tempi non brevi, insopportabili. Non si può a parole essere d’accordo alla lotta contro il lavoro nero, per la sicurezza, per la qualità del settore e poi tergiversare quando si tratta di “dare”, e questo vale non solo per il salario e le retribuzioni. Avere un buon contratto aiuta la battaglia per affermare la legalità, la regolarità e la sicurezza nel settore edile, partendo dal miglioramento delle condizioni di lavoro sui cantieri e negli uffici. La Feneal, la Filca e la Fillea di Napoli, si rivolgono a tutti i lavoratori, a tutti i delegati perché si affermi sui cantieri la giusta tensione e la giusta consapevolezza. In tal senso impegnano l’intero gruppo dirigete unitario per organizzare da qui al 12 marzo assemblee in tutti i luoghi di lavoro.
Le Segreterie Provinciali Feneal, Filca, Fillea
Napoli, 5 marzo 2008 |
©Grafica web michele Di lucchio
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