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Materiale radioattivo nel cantiere della metropolitana di Mergellina.

La Cgil e Fillea di Napoli:

” Urgente verificare gli effetti sulla salute dei lavoratori e le responsabilità”.

 

Gli allarmanti ritrovamenti di materiale radioattivo nel cantiere Ltr di Mergellina per la costruzione della linea 6 della Metropolitana di Napoli, iniziata a metà degli anni '80 e terminata nel '94,  ripropongono il grave problema dei rischi per la salute dei lavoratori edili esposti al contatto con materiali nocivi.

Il settore delle costruzioni si attesta, a partire dal 1998, al primo posto come numero di malattie professionali denunciate e riconosciute e ai primi posti come numero di morti per infortunio in Italia. Ma seppure il problema viene riproposto costantemente, manca ancora una vera sensibilizzazione finalizzata alla prevenzione, alla diagnosi delle malattie professionali e alla reale valutazione del rischio chimico dovuto all’uso e al contatto con preparati e materiali pericolosi nei cantieri.

“ Si impone l’urgenza di far piena luce sugli effetti che il  materiale ritrovato a Napoli ha avuto sulla  salute dei lavoratori e sui cittadini che all’epoca ne sono venuti  a contatto. Inoltre - commenta la Camera del lavoro e la Fillea provinciale - le strutture sanitarie dovranno  verificare le responsabilità delle imprese che hanno eseguito quell’opera ”.

“Se venisse confermata la nocività del materiale ritrovato - conclude Mara Nardini, Segretario nazionale della  Fillea Cgil - si procederà con tutte le conseguenze giuridiche e penali per le imprese responsabili, valutando la possibilità di costituirsi parte civile contro chi ha messo in serio pericolo la salute dei lavoratori”.

 

Roma 3 marzo 2004

  

DICHIARAZIONE DI GIANNI SANNINO, SEGRETARIO GENERALE DELLA FILLEA-CGIL DI NAPOLI SU  “MATERIALE RADIOATTIVO CANTIERE LTR-MERGELLINA”.

 

                “Il ritrovamento di materiale radioattivo, Cesio 107 chiuso in contenitori d’acciaio, all’interno del cantiere ex LTR-OC di Mergellina, pone interrogativi inquietanti :

·         Come mai nel 1989-90 nessuno, né il Consorzio LTR-OC, né il Concessionario, né il Concedente denunciò l’arrivo ed utilizzo del materiale richiamato così come prescrive la legge?

·         Com’è stato possibile lavorare nel cantiere senza predisporre le dovute misure di sicurezza previste per legge a tutela della salute degli operatori del cantiere?

·         Quali conseguenze ci  sono state e ci saranno sui lavoratori che ignari di tutto operavano in esposizione sul cantiere?

Interrogativi a cui crediamo e ci auguriamo giungano risposte  chiarificatrici e rassicuranti.”

 

                                                                                                 

                                                                                                   P/La Fillea-CGIL

                                                                                                   Gianni Sannino

Napoli, 3 marzo 2004

 

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