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Napoli

 

 

Comitato Direttivo Fillea Cgil provinciale

Conferenza di Organizzazione e Sicurezza gli argomenti trattati nel Direttivo.

O.d.G. approvati.

 

Si è svolto ieri, 18 dicembre, alla presenza del Segretario Nazionale, Andrea Righi, il Comitato Direttivo della Fillea Cgil di Napoli. Sui due argomenti in discussione, Conferenza di Organizzazione e Sicurezza, il Comitato Direttivo ha approvato due Ordini del Giorno.

 

ORDINE DEL GIORNO

 

Il Comitato Direttivo della Fillea di Napoli con riferimento al dibattito svoltosi nel direttivo del 12 novembre u.s. e del 18 dicembre a cui hanno partecipato il compagno Andrea Righi della Segreteria Nazionale e il compagno Valentino Grandillo Segretario della Camera del Lavoro di Napoli, considera il documento recentemente approvato da Direttivo Nazionale Fillea, sulla prossima Conferenza Nazionale d’Organizzazione, un utile riferimento per lo sviluppo dell’iniziativa territoriale che la Fillea di Napoli intende intraprendere in continuità con le esperienze già realizzate  sul versante delle politiche del settore e organizzative d’intreccio confederale, sulle tematiche relative agli assetti urbanistici e di sviluppo territoriale, al disagio abitativo, alle politiche inclusive rivolte ai lavoratori stranieri, le questioni della sicurezza e della precarietà. Esperienze formative sulle questioni del restauro e delle professionalità negate, delle politiche contrattuali e degli strumenti di tutela. Attraverso le sinergie con il Patronato e gli Uffici Fiscali, per quanto attiene, in particolare, la Previdenza, l’applicazione degli strumenti del sostegno al reddito, la lettura della busta paga e della documentazione connessa al rapporto di lavoro. Non ultimo, e  nella direzione dell’affermazione della Confederalità, va valorizzata, attraverso il coinvolgimento di tutto il “gruppo dirigente”, la partecipazione della Fillea di Napoli nella “ricognizione unitaria territoriale e metropolitana” promossa dalla Segreteria della Camera del Lavoro e dallo SPI di Napoli, tesa a vertenzializzare le tematiche afferente la Politica Sociale in grado di parlare a tutti i soggetti destinatari delle decisioni che si assumono in sede istituzionale. Si tratta di un pezzo fondamentale di vera e propria “contrattazione” che parla della tutela individuale e collettiva, del valore del reddito da lavoro dipendente, da pensione e dei soggetti non percettori di alcun reddito. Questioni come gli affitti e i mutui legati al tema della casa e delle politiche ad essa connesse, i servizi socio-sanitari e loro integrazione, i criteri di accesso alle prestazioni sociali, i trasporti e la mobilità, le politiche fiscali, non sono altra cosa dalla pratica contrattuale del settore delle costruzioni e delle sue categorie tipologiche.
Nel corso dell’agire, in questi anni, si sono evidenziati i problemi conseguenti e legati alle modificazioni e ai cambiamenti nei settori legati alla filiera delle costruzioni, alle nostre difficoltà di rappresentanza piena delle nuove istanze che vengono avanti, che si affiancano a quelle datate come ad esempio per i c.d. impianti fissi e in genere il comparto manifatturiero, e nel settore delle piccole e medie imprese e dell’artigianato. Un’attenzione maggiore alla straordinaria funzione che può e deve svolgere la Bilateralità, sia nella affermazione della dignità del lavoro e di chi lo svolge, che nella qualità del settore e del lavoro. La Fillea di Napoli intende cogliere pienamente l’opportunità data dalla celebrazione della Conferenza d’Organizzazione, rifuggendo, ovviamente, dal ritenerla una panacea di tutti i “mali” che affliggono la nostra Organizzazione, un atto salvifico, una sorta di “borsa di Mary Poppins” entro cui puoi trovare di tutto. I problemi non sono di facile soluzione ne possono essere risolti per decreto. Avviare un reale processo di rinnovamento e di ripensamento della funzione confederale e categoriale dell’Organizzazione, questo si, è possibile ed indispensabile al tempo stesso. I temi del rinnovamento generazionale e d’idee, con una nuova e motivata leva di quadri, per nuove frontiere di sindacalizzazione e di rappresentanza e con il coinvolgimento reale nei gruppi dirigenti, di quelle surrettiziamente definite differenze di genere o etniche, del pluralismo democratico, dell’autonomia e delle regole, che le recenti vicende legate al Protocollo del Welfare hanno evidenziato e che non possono che essere ritenute patrimonio di ricchezza e di lungimiranza, della formazione come strumento importante per le politiche dei quadri, della centralità del luogo di lavoro e del contesto territoriale entro il quale esso si materializza e si realizza e verso cui rivolgere le risorse e gli strumenti d’intervento, delle politiche dei servizi in grado di assolvere pienamente alla funzione di tutela delle lavoratrici e  dei lavoratori, in un’ottica confederale ed universale e di complementarità tra contrattazione verticale ed orizzontale ( fabbrica, cantiere, ufficio e territorio), sono i paradigmi indispensabili per cogliere fino in fondo le potenzialità della Conferenza. In tal senso è affidato alla Segreteria della Fillea di Napoli il compito di preparare la Conferenza d’Organizzazione di competenza e di realizzare il massimo di coinvolgimento nell’intero periodo della Conferenza stessa.

 
ORDINE DEL GIORNO

La tragedia che ha colpito i lavoratori della  Thyssen Group ha sconvolto le coscienze di tutti. Le morti atroci dei cinque lavoratori allungano il drammatico elenco che ha visto anche nel 2007 fino ad oggi 198 vittime nel solo settore delle costruzioni. Nella sola giornata di oggi altre 5 vite spezzate dall'incuria e dalla latitanza padronale dalle norme di sicurezza. Una vera mattanza! Lavoratori dipendenti, molti migranti, giovani alle prime esperienze. La sicurezza non può e non deve essere terreno di scontro ideologico o di competizione politica. Occorre, in tema d’infortuni sul lavoro, una svolta anche sul piano culturale facendone un indicatore di civiltà. La sicurezza è un diritto e un dovere da pretendere e da imporre, un valore da difendere e da diffondere ovunque. Ogni incidente può essere preventivato ed evitato da una corretta organizzazione del lavoro e dei sistemi di protezione e nulla c’entrano fatalità e disgrazia. Stress e pesantezza delle condizioni di lavoro, ritmi produttivi, precarietà e incertezza del diritto, inadeguatezza dei sistemi di prevenzione, mancato rispetto delle prescrizioni legislative e contrattuali e inadeguati controlli, sono tra le principali concause di questa vera e propria, continua strage, in un quadro di progressiva destrutturazione del settore caratterizzato da processi di "esternalizzazione" attraverso l'abuso del subappalto, della fornitura e dei noli. Il Comitato Direttivo della Fillea Cgil di Napoli, pur non sottovalutando i passi in avanti registrati nell'azione del governo e nelle volonta' delle istituzioni locali, ritiene necessario:
▪  dare piena e rapida attuazione alle norme varate e approvate l’estate scorsa;
▪  intensificare le attività di controllo di repressione e di prevenzione da parte degli enti preposti, potenziando e coordinando funzioni e strutture;
▪  contrastare ogni forma di lavoro precario, irregolare e d’illegalità;
▪  rilanciare gli Enti Bilaterali Provinciali in un’ottica di più coinvolgimento nel processo progettuale e realizzativo;
▪  rafforzare il ruolo del Rls - Rlst nell’ambito della prevenzione all’interno dei luoghi di lavoro e sul territorio e la loro agibilità sulla documentazione delle lavorazioni che si vanno ad effettuare;
▪  contrastare il processo di frammentazione del settore favorendo aggregazione e qualificazione del sistema;
• definire in tempi rapidi il regolamento della legge regionale sugli appalti e la legge sul lavoro in itenere nelle commissioni;
▪  intensificare il contrasto ad ogni forma di abusivismo urbanistico e territoriale.
C'e' una precisa responsabilita' del sistema d'impresa, dietro ogni morte sul lavoro, di cui si deve dar conto sul piano civile e penale.
Sino a quando la sicurezza nei luoghi di lavoro, è ritenuta da parte delle aziende, un costo da abbattere e non come l’occasione per dare qualità al processo produttivo, la strage non si arresta e i lavoratori continueranno a morire sul posto di lavoro.

Parimenti, da parte delle Istituzioni, la sicurezza va assunta come parametro prioritario per l'affidamento dei lavori e per la  selezione delle imprese.
Il Comitato Direttivo impegna il Gruppo Dirigente a proporre, nei prossimi giorni, a Feneal e Filca,  apposite iniziative unitarie di mobilitazione sul tema della sicurezza.
Le morti sul lavoro sono una gravissima emergenza nazionale che attraversa l'intero mondo del lavoro e che necessita efficaci strategie di contrasto generali e confederali.
Il Comitato Direttivo formula un affettuoso cordoglio alle famiglie delle vittime.
Ritiene positivo il richiamo, della struttura nazionale, alla possibilità di Costituzione Parte Civile nei processi e ricorda la decisione gia' assunta e resa operativa, in tal senso, dalla Fillea Cgil di Napoli, per i  procedimenti tuttora in corso relativi ad incidenti mortali sui cantieri nel corso del 2006 e 2007.


 

 

 

Napoli 18 dicembre 2007

 

 

 

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