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Molise

 

Si inaugura la Variante esterna di Venafro

Presentata come il primo tratto della Termoli – S. Vittore

è invece una deviazione in direzione di Vairano e della Campania

 

 

Comunicato stampa Fillea Cgil Molise

 

Dopo un periodo di salutare silenzio, seguito al drastico ridimensionamento dei programmi di opere pubbliche imposto da Berlusconi che, naturalmente, ha coinvolto in primis l'autostrada molisana, le fanfare del centro destra nostrano e dell'ancora suo massimo esponente Michele Iorio hanno ricominciato a squillare annunciando la inaugurazione della Variante Esterna di Venafro che, trionfalmente, viene presentata come il primo tratto dell'Autostrada Termoli – S. Vittore.

Evitiamo di soffermarci sulla celebrazione di un evento presentato come la degna conclusione di un iter gestionale ed esecutivo esemplare, quando tutti i cittadini molisani conoscono bene i ritardi e le gravi problematiche, anche penali, connesse alla realizzazione dell'opera. Tralasciamo pure di commentare l'ingiustificato orgoglio, con il quale il centro destra molisano si appropria del merito della costruzione di questo tratto di strada che, tra l'altro, non raggiunge neanche i 9 chilometri, quando sappiamo che il finanziamento dell'opera fu deliberato al tempo del governo di centro sinistra.

Però, non possiamo fare a meno di rilevare che si vuole veramente imbastire un “falso” storico quando si presenta come tratto iniziale della Termoli – S. Vittore la variante esterna d Venafro, una variante che finisce a Sesto Campano, ben lontana dalla direttrice più logica e diretta per collegare il Molise a Roma attraverso il casello autostradale di S. Vittore.

I molisani – bisogna dirlo con chiarezza – in conseguenza delle scelte operate saranno costretti ad un'ampia deviazione verso la Campania per raggiungere il Lazio, S. Vittore e Cassino. Questo perché non è vero che è iniziata la realizzazione dell'autostrada molisana ma soltanto si è ultimata - tra l'altro con enorme ritardo e per vicende non certo encomiabili - la realizzazione di un'infrastruttura molto più limitata e programmata da decenni, finalizzata ad evitare l'attraversamento del comune di Venafro sempre intasato inverosimilmente dal traffico, infrastruttura proiettata in direzione della Campania, per la quale potrà in futuro rappresentare la bretella di collegamento di un'autostrada ancora tutta da realizzare.

Quello che dispiace è che in questo fastidioso e inattendibile peana si associa anche l'ANAS, che in passato – bisogna riconoscerlo - era riuscita a sottrarsi alle ricorrenti autocelebrazioni del Governatore e ai programmi da lui enunciati, molto più attenti alla sua immagine che ai concreti interessi del popolo molisano.

Piuttosto che esaltare una realizzazione con molte ombre e presentare in una veste del tutto inappropriata un'infrastruttura con finalità ben più limitate,  sia Michele Iorio, ancora qualificato esponente del centro destra molisano, sia l'ANAS farebbero bene ad informare l'opinione pubblica regionale sulle concrete prospettive di realizzazione dell'asse stradale Termoli – S. Vittore, veramente importante ed urgente per l'economia regionale.

Dopo la scelta del promotore e la costituzione, anche con nomi altisonanti, della società Regione Molise - ANAS, che dovrebbe curare la realizzazione dell'opera, non si è saputo più nulla salvo di voci su contrasti feroci nell'ambito degli organi gestionali della società e sulla totale mancanza di determinazioni per superare i gravi problemi finanziari ed operativi che si pongono sul tappeto.

 

 

 

Torniamo con i piedi per terra, - questa è il nostro appello - vediamo in effetti quali sono le risorse finanziarie pubbliche, sulle quali si può realisticamente contare, e quali le effettive possibilità di realizzazione di un progetto che si presenta eccessivamente oneroso per avere concrete possibilità di essere portato a termine in tempi accettabili e con ritorni concreti per gli utenti molisani.

Solo così si rende un vero servizio al Molise ed ai suoi cittadini.

 

 

                                                                            Il Coordinatore Regionale

                                                                                Domenico di Martino

 

Campobasso 6 ottobre 2008

 

 

 

 

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