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Molise |
Edilizia volano di sviluppo Preoccupazione per la mancanza di una politica coerente della Regione negli incentivi e negli investimenti
Da parte degli imprenditori edili dell’ANCE Molise, in occasione della presentazione del loro Osservatorio dell’Industria delle Costruzioni, è stata rilevata – insieme al ruolo portante dell’edilizia nell’economia regionale – la “mancanza di sensibilità degli interlocutori istituzionali verso l’attuazione di misure di sostegno e di rilancio del settore”; è stato pure sottolineata la sostanziale indifferenza degli organi regionali nei confronti della realizzazione della Termoli – S. Vittore, che dovrebbe essere l’asse portante del sistema dei trasporti e l’investimento infrastrutturale più significativo mai attuato sul territorio molisano. Dulcis in fundo: i costruttori, per bocca del loro Presidente Tonino Buono, lamentano la mancanza di concertazione e la inutilità del protocollo d’intesa sull’attuazione dell’art. 15 sottoscritto dalla Giunta Regionale solo con gli imprenditori, auspicando che si faccia “sistema” per creare nel Molise un’industria delle costruzioni forte e superare così il gap infrastrutturale della nostra Regione. Finalmente, diciamo noi, ascoltiamo discorsi seri per affrontare in modo costruttivo i problemi dell’edilizia molisana, che rappresenta la risorsa più importante ed immediata per la disastrata economia regionale, lasciando da parte quelle scorciatoie più volte ricercate e quegli accordi privilegiati tra imprenditori o, peggio ancora, gruppi di imprenditori ed amministratori, accordi che hanno sempre dimostrato il loro limite e la loro debolezza senza raggiungere alcun risultato significativo per la crescita e la modernizzazione del settore. Quante volte abbiamo auspicato la creazione di un tavolo triangolare che vedesse insieme le istituzioni, le forze sociali e quelle produttive per affrontare sinergicamente i temi dello sviluppo e superare i nodi della inefficienza e della lentezza delle procedure o, ancora, per porre nei confronti del Governo nazionale ed anche dell’Unione Europea quella “Vertenza Molise” indispensabile per il superamento del grave ritardo infrastrutturale del nostro territorio? Quante volte siamo stati ignorati o, peggio ancora, derisi e accusati di voler perdere tempo in oziose discussioni di fronte all’efficienza e all’impegno del Presidente Iorio, della sua Giunta e di chi a suo tempo li sosteneva a spada tratta? Veramente una bella efficienza e una grande capacità di affrontare i problemi quella dimostrata dall’ineffabile Governatore Commissario e quant’altro ancora, che in un intero mandato ha battuto il record di non essere capace di far approvare una legge regionale sui lavori pubblici, che pure godeva del consenso di tutti! Un Presidente, che ha creato grandi aspettative sui lavori per la ricostruzione ma è stato capace solo di disperdere le risorse disponibili in interventi a pioggia di scarsa qualità e di efficacia discutibile , salvo che sotto il profilo della sua sopravvivenza politica; un capo dell’esecutivo regionale, che ha dato da anni per scontata la realizzazione con la Legge Obiettivo e con opinabili iniziative di project financing di un’autostrada (quella tra Termoli e S. Vittore) che ora anche ai suoi più ostinati sostenitori appare lontana e improponibile. Ma non è nostro costume polemizzare e recriminare a vuoto; il nostro obiettivo e il nostro interesse prioritario è quello di tutelare l’interesse dei lavoratori e delle categorie più deboli della nostra società e, per far questo, vogliamo promuovere e sollecitare lo sviluppo dell’economia regionale, in particolare, quello dell’industria delle costruzioni, che già svolge un ruolo prioritario sul nostro territorio sia sotto il profilo dell’occupazione che assicura, sia sotto quello del reddito che distribuisce in vaste fasce della società.
Ruolo che può essere enormemente potenziato se si superano quelle debolezze e quei ritardi, che condizionano e limitano le capacità e le prospettive delle aziende molisane, che per essere competitive hanno pressante bisogno di crescere economicamente e dimensionalmente, di modernizzarsi e superare il rigido individualismo che finora le caratterizza. Su questo terreno e su quello del confronto con le istituzioni per i necessari sostegni noi siamo disponibili; però, il confronto deve essere aperto e senza riserve mentali; la concertazione non può avere una sola direzione, le prospettive non possono essere limitate al superamento di qualche problema ma devono indirizzarsi verso orizzonti più ampi, che tengano ben presenti la correttezza delle imprese, il rispetto dei diritti dei lavoratori, l’osservanza delle disposizioni in materia di sicurezza, la tutela della professionalità attraverso la formazione continua e la riqualificazione. Sempre su questo terreno siamo disposti a confrontarci; sul sostegno alla crescita dell’imprenditoria locale nel segno della correttezza e della modernità siamo disposti a fornire il nostro appoggio e a spendere la nostra credibilità; certamente, non su quello della anacronistica tutela di interessi di parte e limitati. Già un’occasione importante si ha da subito in occasione del rinnovo del contratto integrativo regionale dell’edilizia, la cui piattaforma è stata impostata da noi sindacati in direzione della crescita e della modernizzazione del settore: i datori di lavoro devono, però, dimostrare la loro capacità di superare vecchie logiche ed impostazioni e di volere raggiungere effettivamente lo sviluppo e la capacità di competere. Solo a queste condizioni sarà possibile un dialogo e una collaborazione, naturalmente ognuno nel rispetto del rispetto del proprio ruolo, anche nel proporre alle istituzioni il sostegno più deciso alla crescita dell’industria edile molisana.
Per la Fillea Cgil Domenico di Martino
Campobasso 3 aprile 2006 |
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