Presentato a Larino il Progetto
“EDILTER”
Dopo il terremoto
del 31 ottobre ’02, l’utilizzo dei
fondi raccolti
dalla Cassa Edile e Edilcassa del Molise
E’
stato presentato a Larino, Campobasso, il Progetto “EDILTER” per
l’utilizzo dei fondi raccolti dalla Cassa Edile e Edilcassa del Molise
dopo il terremoto del 31 ottobre ’02, fondi che ammontano a 520.572,04
euro e che sono stati offerti da vari Enti Paritetici di tutta Italia.
Tale somma è stata incrementata con un contributo dell’Amministrazione
provinciale di Campobasso di 500.000 euro, che diventeranno 1.000.000
di euro nel prossimo futuro.
Il
progetto EDILTER consiste nell’attivare un Cantiere Scuola, lesionato
durante il terremoto, per recuperare un ex convento ubicato nel centro
di Larino e farlo diventare un Centro di Formazione per Tecniche di
Messa in Sicurezza delle strutture edilizie e per gli interventi a
difesa del rischio idrogeologico.
La
Società di
scopo è costituita dagli Enti Paritetici del Molise e della provincia.
L’iniziativa mantiene l’impegno della solidarietà del Sistema
Contrattuale del Settore Edile, con una collaborazione con le
Istituzioni locali più sensibili al problema ed è un’idea incardinata in
un intervento dinamico, che si propone di essere qualcosa di più che
una testimonianza; a dimostrazione che l’Edilizia non è solo un
attività disgregata, ma è una professione che può avere un futuro nel
nostro Paese, e soprattutto è un’attività necessaria ad uno sviluppo
eco-compatibile dell’economia.
La
manutenzione ed il recupero urbano sono il futuro di un settore che ha
la necessità di incrementare il tasso professionale sia tecnico che
operativo. I disastri della manutenzione sull’esistente non sono dovuti
soltanto al terremoto; alcuni crolli ed episodi luttuosi degli ultimi
anni, dovuti a manomissioni ed interventi sbagliati sugli edifici, ne
sono la testimonianza.
Il
progetto presentato oggi riprende il filo dell’iniziativa che Fillea –
Filca – Feneal Nazionale e Molisani hanno sempre tenuto a Larino e che
un anno fa aveva visto la presentazione della “ Piattaforma per la
ricostruzione”.
Noi chiedevamo sostanzialmente tre cose:
a)
La Programmazione dei
Finanziamenti, per programmare le attività in un quadro di
compatibilità e per utilizzare al meglio le risorse imprenditoriali del
luogo nella trasparenza e nella regolarità. Non è accettabile che si
proceda per slogans del tipo: “Intanto progettiamo che poi i soldi
arriveranno” come pronunciato da Berlusconi e ripreso questa mattina
dall’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici. E’ una vergogna che nemmeno
nella finanziaria 2004 ci sia una posta di bilancio con almeno un euro
per la ricostruzione. Si continua ad intervenire con le donazioni e in
alcuni casi con qualche risorsa della protezione civile, attenzione e
interventi sporadici e non organizzati che, ammesso che possono produrre
qualche risultato, non creano sviluppo e prestano il fianco alla
penetrazione delle organizzazioni malavitose nelle attività, a scapito
del tentativo di valorizzare le risorse locali.
b)
Abbiamo chiesto al
Presidente della Regione di attivare un tavolo concertativo sulle regole
con cui si effettueranno i lavori e su argomenti fondamentali come la
Sicurezza per i lavoratori nei cantieri, la lotta al lavoro nero,
politiche formative adeguate, governo del Mercato del Lavoro.
c)
Abbiamo inoltre posto
una questione centrale, organizzare l’intervento non solo sul patrimonio
immobiliare lesionato, ma sulla messa in sicurezza di tutto il
patrimonio immobiliare privato e pubblico, anche per attivare forme per
incentivare e reperire risorse private.
Ad
oggi questo tavolo di confronto non è stato attivato e da parte del
Governo e dell’Amministrazione regionale si procede in un clima di
improvvisazione.
Il
Progetto “Edilter” vuole essere un esempio positivo da cui partire e
un’idea su cui riflettere per chi continua a mistificare la realtà.
Siamo preoccupati perché la finanziaria 2005 in discussione in
Parlamento, con la proposta del Governo di mettere un indiscriminato
tetto del 2% delle spese agli Enti Locali ne strozza le finanze;
impedisce di avere risorse per realizzare le cosiddette opere minori,
ed impedisce di continuare il lavoro su quei progetti virtuosi che
utilizzano risorse Pubbliche – Private e che le leggi definiscano
progetti COFINANZIATI, bloccando così non solo i finanziamenti pubblici
ma anche quelli privati.
Larino, Campobasso, 11 novembre 2004
Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale Fillea Cgil
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