Matera - NatuzziSciopero e richiesta CigsDopo lo sciopero a Matera, la Natuzzi chiede l’avvio dellaCassa integrazione straordinaria per 1.320 dipendenti
Dopo la piena riuscita dello sciopero a Matera e a Bari, che ha visto più di mille lavoratori del distretto del mobile sfilare in due cortei per sollecitare interventi urgenti del governo e delle istituzioni locali a favore del settore, in crisi a causa della concorrenza dell’Est europeo e della Cina; la Natuzzi ha chiesto a Roma, in un incontro con i sindacati di categoria presso il Ministero del Lavoro, l' avvio della cassa integrazione straordinaria biennale per 1.320 dipendenti del gruppo. La richiesta è motivata con il calo degli ordini nella produzione di salotti, stimato nella misura del 30 per cento per il primo trimestre del 2005 e con il forte deprezzamento del dollaro. L'azienda ha inoltre precisato di avere ordini fino al 13 giugno prossimo, e fino a quella data non ha escluso che debba ricorrere a un periodo di ferie obbligatorie. La Natuzzi, che ha un organico di 3.500 addetti, aveva fatto ricorso alla cassa integrazione per 345 persone alla fine del 2003 per motivi di 'ristrutturazione aziendale'. Erano stati messi in cassa integrazione straordinaria 120 addetti della Interline spa e in cassa integrazione ordinaria 23 addetti della Meteora. Sono stati inoltre licenziati 36 addetti alla Home Forniture, 24 alla PN e 20 alla Tre Fusti. I sindacati delle costruzioni, rappresentati dalle segreterie nazionali e dai segretari della provincia di Matera Michele Andriulli (Fillea-Cgil), Margherita Dell' Otto e Franco Pantone (Filca-Cisl) e Valeriano Delicio (Feneal-Uil), hanno espresso preoccupazione per la richiesta dell' azienda e hanno annunciato iniziative per coinvolgere i lavoratori e le istituzioni sulla grave crisi del settore. Tra queste, il coinvolgimento dei presidenti delle Regioni Puglia e Basilicata, della task force per l' occupazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l' attivazione di misure a sostegno delle aziende del distretto del mobile imbottito, che lo scorso anno ha perso 3.000 addetti sui 14 mila in organico.
Roma 19 maggio 2005 |
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