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Lucca  

 

 

I problemi aperti del settore lapideo

Necessaria la ripresa del confronto sul futuro del comparto in tutte le sedi competenti, includendo anche altri tavoli di concertazione. 

 

 

In questa fase di ripresa, per quanto modesta e congiunturale, del comparto lapideo, sarebbe necessario, portare a conclusione alcuni degli annosi problemi aperti nel settore, evitando  di affrontarli con tensione, nel caso la crisi tornasse di nuovo a colpire pesantemente.

Vogliamo presentarne alcuni, che hanno urgenza sugli altri per  i  tempi e l’importanza che  li contraddistinguono.

 

Distretto

Il Comitato di Distretto è scaduto nel giugno scorso, da allora ogni genere di attività all’interno dello stesso è cessata, bloccando anche quel poco di positivo che faticosamente era stato costruito in questi mesi. Le istituzioni e le Associazioni di categoria di Lucca e Massa Carrara, debbono rapidamente avanzare le proposte per la composizione del nuovo Comitato, in particolare sulla figura del presidente del Comitato stesso. E’ evidente che la provincia ed i Comuni di Carrara e Massa, per il peso ed il ruolo che ricoprono nel Distretto, hanno più di altri l’obbligo di agire  su questo versante con scelte qualificate  necessariamente rapide, analoga raccomandazione abbiamo già fatto in altre sedi, alla provincia di Lucca. Nell’ambito delle scelte del Distretto,  va definito con chiarezza il rapporto con la IMM, una risorsa preziosa da valorizzare, nella quale è escluso, nel modo più assoluto, il dissolvimento del Distretto stesso.

Continuiamo a considerare il Distretto uno strumento fondamentale all’attività manifatturiera del lapideo, a sua volta indispensabile per l’economia e lo sviluppo delle due Province. E’ incomprensibile ed inaccettabile l’immobilismo di cui siamo in presenza. Se ci sono problemi da esaminare, è opportuno portarli alla conoscenza di tutti i componenti del Distretto, altrimenti si agisca senza ulteriori esitazioni, il Sindacato è pronto per riprendere i lavori sospesi.

 

Accordo per le imprese con meno di 15 addetti

La ripresa dell’attività distrettuale è di primaria importanza,  anche per sollecitare al Ministero del lavoro, la proroga dell’Accordo  Distrettuale per le imprese con meno di 15 addetti, che consente, in deroga alle leggi vigenti, il ricorso ai trattamenti di Cigs e di Mobilità, anche per i lavoratori delle piccole imprese  e di quelle artigiane. Su questa problematica  invitiamo Istituzioni, parlamentari, associazioni,  ad intraprendere tutte le iniziative necessarie, poiché se tale proroga non ci fosse, il 31 dicembre 2006, alla scadenza dell’accordo, i lavoratori e le imprese del Distretto, dovranno rinunciare a questo importante strumento di gestione delle difficoltà del comparto.

 

Attività Produttive

Nelle prossime settimane, La Regione Toscana approverà il nuovo piano delle Attività estrattive, denominato Praer, con il quale verrà regolamentata regionalmente, l’attività estrattiva per i prossimi anni. Ribadiamo le nostre osservazioni sul tema, già esposte all’Assessore regionale Conti, alcune settimane fa a Carrara. Il nuovo Praer deve valorizzare la filiera, puntando ad una più intensa e diffusa lavorazione di qualità dei materiali locali, scoraggiando l’affermarsi di attività produttive ad alto impatto ambientale e senza apprezzabili risultati occupazionali. In sostanza, coerenti con i contenuti del Protocollo Henraux, chiediamo che si lavorino più blocchi sul territorio, riducendo il mercato di sassi e scaglie, particolarmente fiorente nella provincia di Massa Carrara, con pesanti disagi ambientali. Per far questo è necessario che il Praer fissi in una soglia, vicina almeno al 30% ,  la  resa del materiale estratto,  identica per le province di Lucca e Massa Carrara. Ripetiamo l’invito alle Amministrazioni Provinciali,  di insistere assieme a noi su questa proposta con la regione Toscana.

Abbiamo avuto notizie che da tempo è aperto un confronto tra Imprese del Distretto, Regione Toscana, Province di Lucca e Massa Carrara,  sul futuro della discarica del Brentino, situata nel comune di Massarosa. Tale discarica, che riceve i fanghi e residui della lavorazione dei materiali lapidei di moltissime imprese lapidee del Distretto, è indispensabile allo svolgimento dell’attività produttiva del comparto. Chiediamo alle istituzioni ed alle imprese, di individuare rapidamente e comunque prima della scadenza dell’autorizzazione di attività della cava, prevista per il 31 dicembre 2006, soluzioni adeguate e possibilmente strutturali al problema. Si deve  uscire dall’attuale condizione di incertezza, nella quale versa l’intero comparto, evitando di dover affrontare con drammaticità e tensione il problema all’ultimo momento, con pesanti rischi produttivi ed occupazionali. 

 

Abbiamo voluto segnalare alcune problematiche del comparto con la dovuta determinazione,  chiedendo per le stesse soluzioni adeguate e rapide, poiché constatiamo una situazione di indifferenza diffusa  sul comparto,  lontana dallo spirito innovativo che accompagnò la  costituzione del Distretto. La ripresa di eccessivi localismi istituzionali, di soluzioni produttive individuali, di logiche aziendali corporative,  orientate alla salvaguardia solo di alcuni  interessi imprenditoriali, sono segnali che non vanno nella direzione di fare sistema,  perciò preoccupanti e pericolosi.

Crediamo necessario richiamare tutte le istituzioni e le associazioni al rilancio dell’attività del Distretto, il tema all’ordine del giorno non è la sua utilità, ma il farlo lavorare adeguatamente, efficacemente ed in modo trasparente per l’occupazione e lo sviluppo nel territorio.

Più in generale chiediamo la ripresa del confronto sul futuro del comparto in tutte le sedi competenti, cominciando dal Distretto, ma includendo anche altri tavoli di concertazione,  al momento inattivi, una volta tanto per discutere di progetti di sviluppo e non solo di crisi e licenziamenti.

 

Seravezza 21 novembre 2006

 

                                                                            Enrico Profetti

                                                                 Segr. Generale della Fillea\CGIL di Lucca.

 

 


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