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  Lucca

    

Attivo dei delegati della Fillea Cgil provinciale

In discussione il Documento unitario Cgil, Cisl e Uil su Sviluppo,  Pensioni e Welfare e documento Cgil su terrorismo.

 

 

L’attivo dei delegati della Fillea\CGIl della provincia di Lucca, riunitosi in data odierna, avendo discusso e condiviso il documento unitario CGIL – CISL – Uil su Sviluppo – Pensioni e Welfare, ed il documento del Direttivo della CGIL sul terrorismo, dichiara quanto segue:

 

-      il Documento unitario su Pensioni e Welfare rappresenta una significativa ed apprezzabile 

sintesi sindacale, la condizione preliminare al confronto è che il Governo si presenti con una posizione collegiale,

-    lo sviluppo del paese, rimane l’esigenza centrale per l’intera società italiana, è necessario che esso avvenga secondo criteri di legalità, tutelando i diritti dei lavoratori e garantendo la sicurezza nei luoghi di lavoro, destinando gli incrementi delle  risorse pubbliche, derivanti dalla Finanziaria, ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati.  E’ altresì fondamentale proseguire la lotta al lavoro nero ed illegale, contrastando con ogni mezzo anche  l’evasione fiscale, che sottrae il 20% del Pil alle risorse pubbliche ed è causa di un sistema di condizioni di lavoro e di sicurezza sul lavoro precario e dannoso.

La ripresa economica e le politiche di sviluppo, possono decollare efficacemente, solo in presenza di una pubblica amministrazione più efficiente, pertanto si attendono interventi   in questa direzione, senza ulteriori ritardi, nel rispetto dei diritti dei lavoratori pubblici.

-    sul piano previdenziale: la riforma pensionistica strutturale  è già stata compiuta con la legge Dini, i conti della previdenza pubblica sono in pareggio e l’età  dei pensionamenti è nella media europea, va quindi respinto ogni tentativo di drammatizzare le condizioni del sistema pensionistico;

-     il Governo intervenga affinchè la spesa sociale sia ricondotta agli standard europei, essendone  attualmente aldisotto; investendo in particolare sull’istruzione pubblica;

-    gli interventi di revisione previdenziale, che riteniamo necessari,  passano in primo luogo dall’abolizione della legge Maroni, ripristinando le disposizioni della legge Dini,  anche in materia di pensioni di anzianità;

-    deve essere assicurato un trattamento pensionistico equo ed adeguato, pertanto vanno confermati gli attuali coefficienti di calcolo pensionistico, evitandone la riduzione con conseguente abbassamento della prestazione previdenziale;

-    va completata e resa applicabile, la normativa sui lavori usuranti e particolarmente usuranti;

-    occorre proseguire con più determinazione, per separare con nettezza la   spesa assistenziale da quella previdenziale;

-    sul versante dei diritti: il fenomeno del precariato deve essere sensibilmente ridotto, pertanto si sollecitano misure, che facciano tornare il contratto di lavoro a tempo indeterminato la forma prevalente di assunzione,  modificando profondamente la legge 30,

-     è tempo di realizzare una riforma degli ammortizzatori sociali, che consenta l’estensione di questi strumenti a chi ne è sprovvisto, incrementandone anche gli importi economici; attualmente insufficienti ad assicurare un’esistenza dignitosa ai lavoratori destinatari;

 

 

L’attivo dei delegati considera una necessità irrinunciabile, il pieno coinvolgimento dei lavoratori nella trattativa con il Governo, sia nella fase di presentazione del documento che in quelle di discussione e di conclusione del negoziato. L’attivo chiede espressamente a CGIL CISL e UIL, che i lavoratori si esprimano votando sia il documento unitario che i contenuti finali della trattativa, aggiungendo che considerano tale espressione di voto vincolante per l’esito dell’accordo.

 

In merito ai recenti fatti di terrorismo, l’attivo dei delegati ritiene che il problema non debba essere sottovalutato, esprime piena condanna verso ogni forma di violenza politica, confermando che il terrorismo è una minaccia per la democrazia e per il Sindacato. Va respinta con determinazione ogni strumentalizzazione, volta ad identificare il conflitto sociale come causa del terrorismo ed il Sindacato il luogo nel quale questo fenomeno possa essere tollerato o mettere radici.  Su questo tema e sul crescente disagio operaio, va avviata un’analisi approfondita a cui legare un esteso confronto unitario sindacale ed una fase assembleare con i lavoratori.  L’attivo conferma  nel modo più assoluto, che la discussione sui temi politici e sociali debba avvenire con tutti i soggetti interessati,  senza preclusioni e  nel massimo rispetto di tutte le posizioni, rifiutando comunque e  senza esitazioni di avere rapporti di ogni genere, con chi  ricorra a metodi violenti o identifichi il Sindacato come   nemico o  traditore dei lavoratori. 

 

L’attivo dei delegati Fillea\CGIL infine:

 

- sollecita l’apertura delle trattative per il rinnovo del CCNL Lapidei Artigiani, scaduto dal dicembre 2006, ritenendo inaccettabile il metodo dilatorio adottato dalle associazioni datoriali artigiane;

 

-    chiede in materia di sicurezza sul lavoro, alle Segreterie Provinciali di CGIL – Cisl _Uil, di intervenire presso la Prefettura di Lucca, per aprire il confronto sul Protocollo sulla sicurezza e la legalità, siglato con Istituzioni ed associazioni datoriali nel 2005, per verificare quanto e come dei contenuti di quel protocollo, sia stato realizzato concretamente.

 

Approvato all’unanimità da 42 delegati.

 

Seravezza, 28 marzo 2007.

 

 


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