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Manifestazione antimafia

La Fillea Cgil aderisce all’iniziativa e sostiene con fermezza l’impegno

dei giovani per la pace e la legalità.

 

La Fillea Cgil nazionale,  il sindacato delle costruzioni,  aderisce alla manifestazione antimafia, per la legalità e la pace del 4 novembre 2005 a Locri.

I giovani di Locri non saranno soli, a portare con loro lo striscione con scritto “ E adesso ammazzateci “ ci  saranno delegazioni, istituzioni, comuni, forze sociali e politiche, sindacati e cittadini. Tutti insieme sfileranno per le vie di Locri contro la ‘ndrangheta, l’omertà e il silenzio che attanagliano la Calabria.

La Fillea si unirà alla marcia, ribadendo il suo costante impegno per l’affermazione della legalità, contro ogni forma di mafia, di sfruttamento e di svilimento della dignità umana e della democrazia.

 

 

Comunicato stampa della Fillea-Cgil di Reggio Calabria

La FILLEA – CGIL il 4 novembre, giorno della Manifestazione Nazionale contro la ‘ Ndrangheta  , sfilerà nelle strade di Locri per non abbandonare chi sta lottando. Per non lasciare da soli quei ragazzi che hanno avuto il coraggio di scendere per primi in piazza con il loro striscione “ AMMAZZATECI TUTTI “. Per noi il tema della legalità è sempre stato un principio forte. Siamo il sindacato con una scia dì martiri come nessun altro. Per noi la legalità è sempre stato un valore costituzionale che si richiama agli altri valori della nostra Costituzione. A quello del lavoro, dell’uguaglianza, della libertà, della democrazia. E dunque un principio che non si è mai disgiunto dall’idea di giustizia sociale. Da anni denunciamo come Fillea Cgil, il salto di qualità fatto dalla “ Ndrangheta “. Oltre ai tradizionali mercati —dalla droga allo sfruttamento delle persone agli appalti pubblici —sta emergendo un’ altra realtà criminale. L’uso pulito di soldi illeciti: montagne di risorse impiegate in attività commerciali, edilizie, l’indotto legato ad appalti pubblici. E in corso una strategia di riconversione della criminalità: inabissarsi e contemporaneamente espandersi su altri fronti più vicini ai poteri pubblici ed economici. Questo rende più difficile l’azione di contrasto perché implica una capacità di analisi dei flussi finanziari e la capacità di intervenire per bloccare attività formalmente lecite che derivano dall’illecito. E’ credibile la proposta dal ministro Pisanu di risolvere tutto inviando l’esercito ? Noi ne siamo poco convinti. In  Sicilia, a Palermo c’era l'esercito. Ma abbiamo ancora gli stessi problemi. Prima dì arrivare a questa scelta ci sono cose più semplici e più importanti da fare. È emblematico il grido dall’allarme lanciato qualche giorno fa dalle forze dell’ordine che operano nella Locride, “ SOS DALLE FORZE DELL’ORDINE “. Strutture senza Autovetture di servizio, carenza di giubbotti antiproiettili, per non parlare dello smantellamento della squadra mobile di Locri avvenuta qualche anno fa. A questi lavoratori va tutta la nostra solidarietà Noi non siamo per la militarizzazione del territorio, crediamo invece in una presenza costante e qualificata delle forze di Polizia. Il Governo non ha fatto quasi nulla. C’è, poi, questo disegno di legge — un po’ sciagurato — in Parlamento che modifica la disciplina della confisca dei beni ai mafiosi. Va, cioè, nella direzione opposta di una strategia credibile. In questo contesto, mentre cresceva questa forma nuova della mafia, si è abbassata la guardia. Ora assistiamo di nuovo a fatti sangue, come l’omicidio Fortugno, ma in tutto questo tempo sono stati lasciati soli a combattere quelli che quotidianamente fanno azione di contrasto alla mafia. Parlo dei sindacalisti, degli imprenditori onesti, della Chiesa, dei commercianti coraggiosi, dei magistrati, delle forze dell’ordine e di una classe di amministratori pubblici. Noi, in Cgil abbiamo avuto tantissimi casi di intimidazioni. E vediamo sotto tiro le imprese. Ecco. su questo terreno con le imprese sane  abbiamo lo stesso interesse. A fronte di un’area della società e dei poteri che si sta rassegnando all’indifferenza, vedere una nuova attenzione dei giovani, delle persone oneste,dà forza a chi non vuole smettere di lottare. Ma la questione riguarda tutti, le forze sociali, il mondo dell'associazionismo culturale, religioso, politico, ecc. E' il tempo per agire. Insieme ai riti di condanna e le manifestazioni servono scelte coerenti di rinnovamento profondo, di responsabilità collettiva.

Reggio Calabria 2 novembre 2005                                          

                                                                                                   La Segreteria della

                                                                                            Fillea Cgil di Reggio Calabria

Via G.B. Morgagni 27 - 00161 ROMA - Tel: ++39 06 44.11.41  fax: ++39 06 44.23.58.49

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