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Licenziato delegato della Fillea Cgil alla “Puglia Sali”
Nominato rappresentante sindacale aziendale della Fillea Cgil e subito dopo licenziato. E’ quanto è accaduto alla “Puglia Sali” di Margherita di Savoia, azienda specializzata nell’estrazione del sale, con una media di 16 addetti negli ultimi sei mesi. “Si tratta di un atteggiamento antisindacale che respingiamo con forza –denuncia Luciana Piccirella, segretaria provinciale della Fillea Cgil di Capitanata- non ritenendo valide le motivazioni addotte dall’azienda a giustificazione del licenziamento, che abbiamo provveduto ad impugnare chiedendo nel contempo un incontro urgente ai vertici della Puglia Sali”. Questi i fatti: in data 28 aprile, la Fillea Cgil, dopo esserci costituita all’interno dell’azienda, ha provveduto a nominare un proprio rappresentante sindacale, comunicandolo alla “Puglia Sali”. Il 10 maggio, l’azienda comunicava al sindacato –a mezzo lettera- di non poter procedere al riconoscimento della Rsa indicata “in quanto lo stabilimento ha meno di 16 dipendenti”. “Una interpretazione del tutto personale della legge –spiega Luciana Piccirella-, in quanto il contratto collettivo prevede la nomina della Rsa anche per quelle aziende che non superano i 16 addetti. Tanto è vero che la stessa azienda, nella lettera inviata alla fillea, riferisce della presenza di un Rsa nominato da altre organizzazioni sindacali, di fatto smetendosi da sola. Abbiamo così inviato un comunicazione alla Puglia Sali in data 17 maggio, riconfermando la nomina del nostro rappresentante”. La risposta dell’azienda non si è fatta attendere: Il 27 maggio, la Rsa della Fillea Cgil è stato licenziato dalla Puglia Sali, che ha addotto ragioni di ristrutturazione aziendale. “Una discussione, quella sulla ristrutturazione, che non è mai avvenuta né con la Rsa né con le segreterie provinciali di categoria”, spiega la segretaria provinciale della fillea cgil. “Un atteggiamento che non è non consono alle normali relazioni sindacali, così come l’azienda può pensare che ricorrendo all’escamotage di ridurre il numero degli addetti sotto le 15 unità, risolva tutti problemi passando sulla testa e i diritti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali”.
Capitanata 1 giugno 2005
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©Grafica web michele Di lucchio