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La Fillea Cgil di Roma e Lazio :” Approviamo l’iniziativa del Comune contro gli abusi edilizi, farà da deterrente anche contro lavoro nero”.

 

E’ sicuramente positiva la costituzione di un pool contro gli abusi edilizi e per intensificare e velocizzare le demolizioni nella Capitale, voluta dal Comune.

Per contrastare il dilagante fenomeno,  il Campidoglio in accordo con la Magistratura ha dato vita anche ad un nuovo ufficio anti abusivismo,  in collaborazione con la Acea,  per verificare in modo incrociato le forniture. Verranno intensificati i controlli , specie nel centro della città e  saranno più tempestivi gli interventi di abbattimento.

Roma nel panorama nazionale ha raccolto  per il condono edilizio un numero record di domande. Le richieste che arrivano all’ufficio condoni sono circa 400 al giorno, per un totale di oltre 7.000. Fino al 31 marzo, termine fissato per ora per la presentazione delle richieste, si presume che arriveranno circa 40.000 domande, se poi fosse decisa la proroga dei termini fino al 30 giugno, la situazione potrebbe diventare esplosiva.

“Quelle che arrivano dall’ufficio condoni sono cifre da capogiro – sostiene Sandro Grugnetti, Segretario generale della Fillea di Roma e Lazio – specie se si considera che non sono state definite le regole per uno sviluppo compatibile e che questo condono, oltre a danneggiare la città,  continuerà ad alimentare il lavoro nero nel settore delle costruzioni.

Il fenomeno del caporalato in edilizia è estesissimo nella Capitale.

Tra giugno e settembre 2003,  secondo i dati del ministero del lavoro, sono stati effettuati 352 controlli nelle imprese edili romane e laziali e sono state riscontrate 806 irregolarità. Sempre durante il 2003 i Servizi delle Asl della Regione su 3759 cantieri controllati hanno effettuato 2548 contravvenzioni, ben il 67,8% dei cantieri non erano regolari.

Roma, come Milano, come la Sicilia, si conferma capitale del lavoro irregolare in edilizia.  Ma se il Sicilia si costruisce poco, se a Milano ci sono anche le industrie ad  assorbire  manodopera e a dare lavoro, Roma rischia di diventare non solo la capitale dell’abusivismo edilizio, ma anche quella della  criminalità e del lavoro nero – continua Sandro Grugnetti “.

 “ Più della  metà dei lavori che si effettuano nella nostra regione – conclude il Segretario – sono in nero e il fenomeno dell’irregolarità è in gran crescita e  impossibile da quantificare, anche perché il comparto a maggior rischio è quello degli interventi nell’edilizia privata. Contro  questa piaga per il nostro settore non bastano i controlli degli ispettori, ma occorre una forte volontà politica ed istituzionale e la cooperazione di tutti”.

 Roma 25 marzo 2004

 

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