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Centenario Camera del Lavoro di Siena Sicurezza sul lavoro – dal settore lapideo esperienze passate e futuro
Sintesi intervento di Claudio Vigni – Segr. Gen. CGIL Siena
Nel ripercorrere questo anno il nostro Centenario ed il nostro impegno costante nella difesa dei diritti, non potevamo non dedicare una giornata di riflessione sul tema della sicurezza sul lavoro.
Oggi le nostre esigenze sono quelle di un lavoro più qualificato, più stabile, più sicuro – obiettivi che dobbiamo ancora continuare a perseguire con grande forza. 1400 morti sul lavoro ogni anno sono inaccettabili per ogni Paese che possa definirsi civile. Una guerra che i lavoratori di questo Paese combattono ogni giorno e che è deve cessare al più presto.
Spesso le difficoltà, a partire dalla crisi economica e dal rischio di perdita del posto di lavoro hanno portato la sicurezza tra gli ultimi posti delle cose da fare. Con gravi responsabilità da parte di coloro che puntano ad alti ed immediati profitti, ma anche con qualche difficoltà da parte nostra a mettere la sicurezza sul lavoro ai primi posti nella scala dei bisogni e delle priorità.
Abbiamo scelto questo luogo e questo settore per l’esperienza positiva che ebbe inizio oltre 25 anni fa che portò ad importanti risultati nel settore grazie all’impegno dei giovani medici del lavoro, del sindacato, delle istituzioni ed anche delle aziende. La situazione così difficile dell’oggi imporrebbe di rilanciare la sfida di quegli anni, quell’impegno comune che porta benefici per tutti: lavoratori, imprese e istituzioni e che farebbe accrescere il grado di civiltà dell’Italia.
Le stesse immagini che abbiamo visto nel filmato di 20 anni fa davano il senso di questo lavoro importante portato avanti tutti insieme anche con la disponibilità delle imprese con un coinvolgimento generale che faceva sentire tutti protagonisti di un’esperienza positiva che avrebbe potuto salvare delle vite o evitato infortuni con gravi conseguenze. Dobbiamo riprendere quell’impegno culturale sulla sicurezza e sul valore del lavoro e dei lavoratori. In un panorama ampiamente negativo dobbiamo valorizzare e trarre esempio da alcune esperienze che in questo periodo stiamo facendo. Partirei innanzitutto dal lavoro fatto in alcuni importanti cantieri sulle “buone pratiche” per la sicurezza ed al lavoro svolto sulla formazione dalla scuola Edile di Siena sulla formazione. L’esperienza di alcuni cantieri ci ha consentito di poter estendere le “buone pratiche” a tutti i cantieri finanziati dalla Fondazione MPS attraverso l’accordo che proprio con quest’ultima abbiamo firmato nel mese di maggio. L’accordo con la Fondazione ha grande rilevanza per la nostra Provincia e non solo – circa 400 milioni di euro è il valore dei progetti finanziati. Credo che tuttavia dobbiamo porci anche degli obiettivi a breve come quello di estendere l’accordo sulle buone pratiche su tutti gli appalti pubblici e da quelli di grossi enti privati. Altrettanto importante è continuare a lavorare sugli accordi per la tutela dei lavoratori nei cantieri ed i servizi appaltati. Dopo l’accordo con l’area vasta per la Sanità, sarebbe importante concludere al più presto l’accordo con il Comune di Siena che possa essere di esempio anche per gli altri enti ed istituzioni della provincia.
È chiaro che noi possiamo dare un contributo positivo ma sarà del tutto insufficiente se il lavoro non tornerà al centro dei valori di questo Paese. Occorre dare piena applicazione all’art. 1 della nostra Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro……. Il lavoro e l’impresa che guarda al futuro che crea posti di lavoro da contrapporre a rendita e speculazione devono essere la nostra finalità. Cambiare rotta nel governo del Paese che sta portando l’Italia al declino economico e sociale. Non possiamo accettare che il patrimonio industriale, produttivo e professionale di questo Paese vada perduto. Questo governo ha puntato sul taglio dei salari e dei diritti e questo ha fatto di noi facili profeti nel dire che era una ricetta completamente sbagliata oltre che ingiusta e inaccettabile.
Qualità, conoscenza, formazione, innovazione e ricerca devono essere gli obiettivi da perseguire per ridare fiducia e futuro al nostro Paese. Anche se sappiamo che la priorità è quella di un cambio radicale della politica economica nazionale, abbiamo ritenuto comunque importante firmare il Patto provinciale per lo sviluppo di qualità. Significativa la condivisione da parte di una vasta pluralità di soggetti(sindacati, associazioni datoriali, istituzioni, banche ecc) che qualità, conoscenza, infrastrutture, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà, sostegno sociale, innovazione e ricerca sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Come significativa è stata la presenza alla firma dell’accordo del Presidente della regione Martini. L’obiettivo che dobbiamo porci è quello di destinare a questi temi ed impegni condivisi le risorse disponibili nel territorio, comprese quelle della Fondazione MPS.
Oggi abbiamo di fronte la sfida di mantenere in Italia ma anche nelle nostre zone i settori produttivi agricolo ed industriale facendo in modo che siano ancora traino per l’economia provinciale. Siamo impegnati in un lavoro di programmazione dal basso che dovrà svilupparsi nei circondari per proporre progetti operativi che vadano nella direzione delle linee del Patto. Il mio invito è ad un forte impegno di tutti nelle attività del circondario. In quest’area nessuno può dimenticare l’importanza della realtà del settore del travertino. 270 addetti sono un polo produttivo importante che va difeso facendo tutti gli sforzi possibili da parte di imprese – istituzioni – sindacato –lavoratori
Pace e lotta al terrore prima di tutto ma anche lavoro sicuro e tutelato alla base della vita delle persone sono tra le priorità e gli impegni della nostra iniziativa sindacale.
In questo anno del Centenario della Camera del Lavoro di Siena non abbiamo voluto dimenticare un altro valore che sta nel DNA della nostra organizzazione: la solidarietà. Con l’iniziativa di stasera - concerto con contributo da devolvere alle popolazioni colpite dal maremoto - che è rivolta soprattutto ai giovani, abbiamo voluto ricordare quanto avvenuto il 26 dicembre 2004 e la forte necessità di continuare a sostenere quelle popolazioni. Vogliamo aiutare a non dimenticare e contribuire a trasmettere ai giovani l’importanza del valore della solidarietà – pensare agli altri oltre che a noi stessi.
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©Grafica web michele Di lucchio