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Immigrato irregolare in un cantiere, arrestato

La Fillea Cgil: «Fenomeno preoccupante, l’ispettorato del lavoro è oberato»

 

 

Il fatto è avvenuto a Cadegliano Viconago, piccolo centro al confine con la Svizzera. Un blitz dei carabinieri ha portato all’arresto  di un cittadino rumeno di 23 anni, che lavorava in un cantiere. Ad operare sono stati  i carabinieri della stazione di Lavena Ponte Tresa, e l’ispettorato del lavoro nel corso di un controllo di routine sulla regolarità dei cantieri. Il giovane rumeno è stato condotto in carcere dai militari per non aver ottemperato al decreto d’espulsione. Il lavoro nero, sommato a quello dell’impiego di mano d’opera straniera e irregolare è la causa di una situazione insopportabile per ciò che concerne i diritti e la sicurezza dei lavoratori.
”Un fenomeno che abbiamo già riscontrato, in special modo per quanto concerne i lavoratori che provengono dall’Est europeo – commenta Simona Ghiraldi, Segretaria Generale della Fillea Cgil di Varese – sta nella fitta trama di contatti che le organizzazioni criminali dall’Italia intessono con i paesi d’origine, anche con la Romania, per portare in Italia intere “squadre” di lavoratori che arrivano anche per una stagione e poi tornano in patria. Il tutto senza permessi e contratti. Per ora questo è un fenomeno che come Cgil abbiamo riscontrato nelle regioni nel Nord est, ma anche in altri contesti, come nel Pavese e non escludiamo che possano giungere anche nella nostra zona. L’ispettorato del lavoro, dal canto suo, è oberato di lavoro e il territorio è difficile da raggiungere in tutte le sue propaggini. Anche in quest’ottica – conclude Ghirardi - stiamo organizzando assieme alla Cisl e alla Uil un’iniziativa sul lavoro irregolare, che si terrà nei prossimi mesi”.

 

4 maggio 2005

Lavoratori Immigrati

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