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I sindacati chiedono un provvedimento straordinario per incrementare il personale degli esteri  e per svolgere la regolarizzazione (1250 assunzioni).

                                            

 Nota Informativa incontro Ministero Affari esteri

Si è svolto lunedì 17 dicembre  un incontro tra  Cgil, Cisl, Uil (Soldini, Ciucci, Casucci) e il Direttore generale del dipartimento immigrazione del Ministero degli Affari Esteri, Dott. Adriano Benedetti.

Sono state  espresse  al Direttore le preoccupazioni dei sinacati  per la situazione di forti ritardi e malfunzionamento delle Ambasciate per quanto riguarda i visti e le certificazioni dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie. In questo contesto generale si stanno evidenziando ed estendendo situazioni specifiche di alcune Ambasciate (Pakistan, Marocco, Bangladesh, Ucraina, ecc…) nelle quali al mal funzionamento si aggiungono problematiche di incertezza del diritto e di pratiche che sono state definite di vera e propria illegalità

Se si considera che la fase, che si apre con le ultimazioni della regolarizzazione di circa 650.000 nuovi lavoratori immigrati, sarà appunto quella di una massiccia ondata di richieste di visti per il ricongiungimento familiare, la situazione è destinata ad aggravarsi. Pertanto abbiamo chiesto come il Ministero intenda affrontare e risolvere questa situazione.

In merito alla situazione specifica del Pakistan si è accumulato un contenzioso pesante sollevato dalla comunità pakistana  dagli  uffici immigrati di Reggio Emilia, che trova riscontro comunque su tutto il territorio.

Questo contenzioso riguarda tempi, modalità, malversazioni che gli immigrati subirebbero e per le quali abbiamo chiesto un intervento immediato  fornendo anche un dossier informativo. Abbiamo anche ribadito che di fronte a casi sostanziati da prove  e riscontri legali,  oltre che  metterli a disposizione del Ministero, non potremo esimerci dal promuovere azioni giudiziarie.

Per quanto riguarda il Marocco, rispetto allo accumulo di pratiche arretrate era già sorta mesi fa un’ emergenza che in seguito ad un confronto con il sindacato era stata affrontata con una missione straordinaria che si dovrebbe concludere il 13 gennaio prossimo, ma a noi risulta che l’arretrato non è ancora stato smaltito.

Il Direttore generale dott. Benedetti, con i suoi collaboratori (dott. Franzoni capo settore visti e dott. Manzo, capo settore ispettorato) , ha risposto nel modo seguente: In merito alla situazione del Pakistan che risulta essere complicata da una scarsa collaborazione con le autorità locali e da un alto tasso di falsificazioni delle certificazioni che vengono presentate, comunque si avvierà una ispezione e che rispetto ai casi gravi di presunte  corruzioni il  ministero ha il dovere di salvaguardare la onorabilità della Amministrazione e si può muovere soltanto su casi circostanziati. Avrebbe esaminato il dossier e ci ha chiesto di raccogliere come sindacati Nazionali tutte le segnalazioni eventuali per poi monitorarle  congiuntamente con delicatezza e discrezione e, ogni qual volta si riscontrano i presupposti, agire con fermezza e determinazione anche giudiziaria.

Proposta da noi naturalmente accolta, ferma restando la nostra autonoma determinazione ad agire in tutte le sedi rispetto ad eventuali casi di corruzione.

In merito al Marocco ci sono stati forniti i seguenti dati: Effettivamente non è stato smaltito tutto l’arretrato; su  circa 4.000 pratiche, se ne sono presentate 2191 e 1390 sono andate a buon fine. Ciò significa che ci  sono ancora circa 1000 persone da convocare per le  quali si deve prorogare la scadenza del nulla osta . A questi si aggiungono altri 1000 casi circa che pur convocati non si sono presentati  ai quali è stato concesso  ancora un periodo di 90 giorni di tempo. La difficoltà sembra essere quella di rintracciarli in sperduti villaggi senza indirizzo ed a questo proposito noi abbiamo suggerito di mandare la convocazione anche all’indirizzo italiano del lavoratore immigrato che ha chiesto il ricongiungimento,  oltre ai familiari che si devono ricongiungere,  ed in più ci siamo anche offerti, se ci forniranno l’elenco di far girare anche nella nostra rete informatica e nei nostri sportelli i nominativi per contribuire a far giungere il messaggio a destinazione.

In conclusione il Direttore generale ha condiviso l’analisi e le preoccupazione da noi esposte, ha messo l’accento sulle profonde carenze di risorse e di personale in cui versano le ambasciate ed ha assunto l’impegno di far avere un’informativa al Ministro affinché questi temi siano affrontati nella sede propria. A questo proposito, Cgil, Cisl, Uil hanno offerto di mettere  a disposizione –nelle sedi estere- i nostri patronati se attivi nel Paese.

Come Cgil, Cisl, Uil abbiamo rivendicato un provvedimento straordinario per incrementare il personale degli esteri così come è avvenuto al Ministero dell’Interno e del Lavoro per svolgere la regolarizzazione (1250 assunzioni) ed anche noi indirizzeremmo al Ministro una lettera con la richiesta di confronto in sede politica su questa situazione.

Informeremo tutte le strutture sull’evolversi della situazione e vi chiediamo  di segnalarci per iscritto tutti i casi particolari di disfunzione che  vengono sottoposti

 

 

Il responsabile per le

Poliche dell’Immigrazionedella Cgil

(Piero Soldini)

 

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