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Genova  

 

Fincantieri. Picchiato da datore lavoro

Il falegname chiedeva  buste paga precise. La denuncia arriva dalla Fillea Cgil del capoluogo ligure.

 

 

E’ accaduto a Genova,  un falegname napoletano, Giacomo Peruggi, di 44 anni,  dipendente di una ditta siciliana subappaltatrice di Fincantieri, ha denunciato ai carabinieri di essere stato picchiato dal suo datore di lavoro al quale chiedeva con insistenza di avere buste paga corrispondenti all'intero emolumento ricevuto. La vicenda e' stata resa nota dal sindacato Fillea-Cgil in una conferenza stampa.

''Alzati e vattene, se no ti ammazzo'': e' la frase che il titolare della Dmga avrebbe rivolto al lavoratore napoletano, impegnato nei lavori di allestimento di una nave da crociera nello stabilimento di Sestri Ponente, prendendolo poi a botte perche' chiedeva spiegazioni sulla sua busta paga. ''Da agosto ad oggi ho visto solo una busta paga, mi diceva sempre domani, domani - ha raccontato Peruggi, coniugato con tre figli, che fa il falegname da quando ne aveva otto e lavora da sette anni circa per ditte subappaltatrici di Fincantieri -  Venerdi' scorso, 24 novembre, alla mattina verso le nove e un quarto, mentre eravamo nel cantiere, di fronte a una mia ennesima richiesta il titolare della D.M.G.A. per cui lavoro, mi ha dato uno schiaffo fortissimo, poi due cazzotti che hanno spaccato gli occhiali da vista, quindi un calcio sul fianco sinistro con le scarpe da cantiere dalla punta d'acciaio. Non mi muovevo dal dolore''. Il lavoratore č stato portato da un'ambulanza del 118 al pronto soccorso dell'ospedale di Sestri Ponente dove e' i medici hanno rilevato  ''un trauma contusivo alla regione lombare e renale sinistra e una modesta contusione sopracciliare sinistra'' e gli hanno dato una prognosi di 5 giorni. Il falegname ha poi denunciato l'aggressione ai carabinieri di Cornigliano.

''Chiediamo che Fincantieri accerti la denuncia fatta dal lavoratore e faccia pagare o paghi direttamente il lavoratore per il lavoro eseguito - ha detto il Segretario generale della Fillea-Cgil, Venanzio Maurici - Che allontani l'individuo che ha pestato il lavoratore e che gli otto dipendenti della D.M.G.A, l'azienda per cui lavorava Peruggi, siano riassunti da un'azienda piu' corretta''.

''Il mio lavoro con la D.M.G.A., un'azienda con sede a Palermo - ha detto Peruggi - e' iniziato firmando un contratto il 27 luglio scorso per realizzare le mense dell' equipaggio e la zona plancia. Ed ho iniziato il primo agosto. L'unica busta paga l'ho vista alla fine di settembre, per un totale di 930 euro in regola su 2800 effettivamente percepiti. Da allora ho chiesto le mie spettanze e di avere una busta paga in regola per poter avere una casa in affitto, ma il titolare me l'ha sempre

negata''. ''Il salario non puo' esser consegnato in nero - ha spiegato Maurici - Bisogna retribuire i lavoratori con le forme legali, vale a dire aggiungendo il superminimo sul contratto nazionale.

E qui non e' successo. Praticamente a questa persona veniva riconosciuta solo la paga globale senza certezza dei versamenti contributivi''.

Maurici ha aggiunto che ''spesso i lavoratori non osano protestare perche' perdono il posto di lavoro, addirittura gli ritirano il cartellino e li dichiarano persone indesiderate''.

 

Genova 28 novembre 2006

 

 

 


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