Occorre fermare crisi
del settore
Assindustria e sindacati delle costruzioni di Foggia chiedono
iniziative urgenti per l’edilizia
Iniziative urgenti per fermare la perdurante crisi del settore
dell'edilizia ed avviare un' inversione di tendenza. E' quanto chiedono
il presidente della Sezione Edili dell'Associazione degli Industriali di
Capitanata, Giuseppe Di Carlo, e le tre organizzazioni sindacali di
settore , Fillea Cgi, Feneal Uil e Filca-Cisl, rappresentate da Michele
Lunetta, Pasquale Festa e Crescenzio Gallo, sottolineando che ''dati
preoccupanti'' sono stati diffusi dalla Cassa Edile di Capitanata.
Nel quadriennio ottobre 2000-settembre 2004, secondo quanto ha reso
noto l' ente paritetico territoriale, in provincia di Foggia il numero
di imprese e' diminuito del 6,6%, passando da 1539 a 1442. La
diminuzione di lavoratori e' stata del 10,8% , passando da
9.369 a 8.352 e diventa del 31,4% se si considera anche il periodo
ottobre '99-settembre 2000. Notevole č stata anche la diminuzione del
numero complessivo di ore lavorate, che sono passate da 8.342.216 a
7.146.585, toccando una percentuale del -14,3.
Anche le retribuzioni complessive sono diminuite, del 5,6% (da
58.566.212 a 55.295.811 euro). La situazione dei cantieri, che sono piu'
che dimezzati, -51,6%, essendo passati da 2.984 a 1.443, si presenta
quindi come “drammatica'' ; un dato, questo, che rapportato agli altri
indicatori conferma che la crisi interessa soprattutto le piccole e
piccolissime imprese presenti sull'intero territorio provinciale.
Questa situazione che “ impone - ha commentato Giuseppe Di Carlo - ad
ogni livello istituzionale, l'attuazione di concrete politiche da parte
di tutti gli Enti di spesa sia per
quanto riguarda l'edilizia pubblica che quella privata, nell'interesse
della categoria e dell'intera collettivita' della provincia''.
Foggia 7 febbraio 2005 |