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Foggia |
Comunicato stampa
Deceduto 21enne di Apricena Tarantella: occorre rafforzare prevenzione e controlli e dare seguito a una battaglia condivisa da tutti solo sulla carta.
E’ deceduto dopo un calvario durato nove mesi il lavoratore edile 21enne di Apricena caduto nel settembre 2005 da un ponteggio allestito per la ristrutturazione di una civile abitazione, aveva subito un trauma facciale ed era entrato in coma. Il giovane stava lavorando al rifacimento della facciata di una civile abitazione. La morte è sopravvenuta per complicanze dopo nove mesi di ricovero presso l’ospedale di Imola, dopo una prima degenza a San Giovanni Rotondo. La segreteria provinciale della Fillea Cgil di Foggia esprime la sua rabbia e il suo cordoglio. L’assunzione del giovane risultava regolarmente registrata ma si attendono le risultanze delle indagini dell’Inail sull’attivazione dei dispositivi di sicurezza a norma di legge. “Alla famiglia del giovane lavoratore vanno le più sentite condoglianze e la nostra vicinanza”, afferma Giovanni Tarantella, Segretario provinciale della Fillea Cgil di Capitanata. “Quella degli infortuni nei cantieri edili è purtroppo una guerra spesso dimenticata. Nel 2005 in Italia sono state 191 le vittime e migliaia gli infortuni, spesso menomanti. E i casi denunciati all’Inail solo sono una parte perché fotografano solo il lavoro ufficiale, legale, e non considerano i tanti casi di infortuni che interessano la vastissima area del sommerso, con lavoratori in nero e quindi non assicurati. Un dato purtroppo ben diffuso nella nostra provincia, dove altra pratica attuata dalle aziende è quella di pagare la giornata al lavoratore che se ne sta a casa pur di non denunciare l’infortunio all’Inail”. “Occorre –conclude Tarantella- rilanciare l’azione di formazione e informazione, aumentare la prevenzione e i controlli, rafforzare le iniziative comuni tra parti sociali e istituzioni. Le proposte del sindacato sono note, dal Durc agli osservatori. Ad esempio è indispensabile che in provincia di Foggia sia dia seguito all’accordo sugli RLST, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, che vengono eletti o designati nell’ambito delle rappresentanze sindacali unitarie all’atto della costituzione delle Rsu. E’ insomma arrivato il momento di dare seguito a una battaglia sulla carta da tutti condivisa, quella per la sicurezza e la qualità del lavoro, per evitare altre tragedie come quella che ha colpito un giovanissimo lavoratore di Apricena e la sua famiglia. E’ assurdo che nei cantieri le cause degli infortuni sono le stesse di 50 anni fa”.
Foggia 9 maggio 2006
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©Grafica web michele Di lucchio