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Presentazione del Dossier sui soprusi sul lavoro in Valcamonica-Sebino

 

 

Dichiarazione di  Domenico Ghirardi Segretario Generale Cgil Vallecamonica-Sebino

 

Nella  nostra società il mercato del lavoro ha subito profonde trasformazioni, al punto che il bisogno  del lavoro viene usato per scaricare sulla parte più debole delle condizioni che sono inaccettabili.

 

 La giusta esigenza di una flessibilità contrattata  e gestita tra le parti sociali si e’trasformata in una  condizione di precarietà assoluta ,le conseguenze per i lavoratori e per la società stanno diventando sempre più pesanti e finiranno per alimentare forti tensioni sociali. 

 

In questo dossier abbiamo voluto far emergere alcuni casi,che purtroppo sono solo la punta dell’iceberg,non sempre ci sono le condizioni per far valere le  ragioni e poter denunciare pubblicamente i soprusi.

 

Chi subisce un’ingiustizia, spesse volte paga doppiamente,la prima volta quando e’ colpito ingiustamente,la seconda quando e’ costretto a tacere, attorno gli si crea il vuoto, il padrone investe sulla divisione dei lavoratori e del sindacato puntando a creare una situazione dove ognuno pensi ai fatti suoi.

 

 In questa situazione è difficile dare una risposta solidale e unitaria,al punto che delle volte si compra  anche il silenzio,le testimonianze vengono meno e diventa difficile  far valere la  dignità e  i  diritti di chi lavora.

 

Alcune volte si finisce per subire e tacere anche per paura di non riuscire a trovare un lavoro in quanto con arroganza e tracotanza chi ha perpretato l’ingiustizia, arriva al punto di ricattarti e ti chiede di tacere,di non andare dal sindacato, se lo fai,  lui(il padrone) minaccia di comunicare al  prossimo datore di lavoro un certo curriculum per rendere difficile la nuova assunzione.

 

Con questo dossier vogliamo almeno dare voce a chi ha duramente pagato e subito le ingiustizie,non vogliamo estendere e generalizzare un giudizio negativo su tutti gli imprenditori,vogliamo denunciare  certi casi per far capire  la situazione che si sta’ creando.

 

Ognuno e’ chiamato a riflettere e può decidere se  vuole imboccare la strada passando per il rosso o  se responsabilmente vuole rispettare le regole e passare quando il semaforo accende il verde.

 

Metaforicamente abbiamo voluto su ogni copia dei 20.000 dossier rappresentare le condizioni che si determinano se si passa con il rosso o con il verde.

 

L’obbiettivo e’ quello di far maturare una prospettiva in cui l’impresa sia considerata un bene sociale da sviluppare e da difendere  quando  da lavoro regolare, rispetta la dignità e i diritti dei lavoratori,sa giustamente valorizzare e riconoscere  l’apporto  importante delle persone  nel realizzare gli obbiettivi di risultato

 

Questa e’ la prospettiva di vera partecipazione che occorre costruire per evitare le tensioni e i conflitti,per costruire la coesione sociale che  e’ indispensabile per superare anche i momenti difficili.

 

10 dicembre 2004

 

Prefazione al Dossier

 

Testo integrale del Dossier

 

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