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Sicilia  

 

Crollo a Licata: Fillea e Cgil, comportamento criminale

Si cercano operai rumeni con due giorni di ritardo.

Attesa per i due lavoratori che mancano all’appello

 

                              Comunicato stampa Fillea e Cgil Sicilia

 

 

 “Siamo di fronte a un evidente comportamento criminale del titolare dell’impresa edile e a gravi ritardi nei soccorsi”: sulla vicenda dell’operaio rumeno trovato vivo dopo due giorni dal crollo di una palazzina a Licata e dei due che ancora mancano all’appello usa toni duri la Cgil siciliana  che chiede l’apertura di un’inchiesta. “Perche’- chiedono Italo Tripi, segretario generale della Cgil siciliana, ed Enzo Campo, Segretario nazionale del sindacato edili- l’imprenditore non ha detto subito che mancavano all’appello tre persone? Perche’ si e’ dovuto aspettare la denuncia della moglie dell’operaio? E perche’ dopo la denuncia prima che scattassero i soccorsi sono passate 24 ore?” Secondo Tripi e Campo “c’e’ un comportamento colpevole di chi ha pensato a se stesso anzichè alla vita di tre persone, e questo solo perche’ clandestini quindi ‘invisibili’. Ma vorremo anche comprendere- aggiungono- perche’ i soccorsi sono arrivati cosi’ in ritardo”.

Il sindacato sottolinea che “vicende come quella di Licata accadono in Sicilia perche’  mancano i controlli  e ci si puo’ consentire di tenere in nero lavoratori clandestini, sfruttarli e in caso di incidenti lasciarli al proprio destino.

Alle associazioni di categoria- sottolineano- chiediamo di emarginare chi fa impresa senza rispettare le regole”. “Adesso- concludono Tripi e ci auguriamo che anche gli altri due operai possano essere tratti in salvo”.

 

Palermo  22 settembre 2006

 

 


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