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    FeNEAL-UIL                         FILCA‑CISL                  FILLEA‑CGIL

 

CAMPANIA

                                          

          Si è tenuto, oggi 3/10/03, presso il Jolly Hotel di Avellino, l’attivo regionale dei lavoratori edili convocato da FeNEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL per discutere sulla piattaforma per il rinnovo del C.C.N.L. del settore.

         L’attivo, nel condividere la relazione svolta, a nome unitario, da Emilio Correale, Segretario Regionale FeNEAL-UIL, e le conclusioni di Franco Martini (Segretario Generale Nazionale FILLEA-CGIL), nonché i contributi venuti dal dibattito, hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissioni Nazionali, sottolineando in particolare il carattere unitario assegnato alla piattaforma e per gli obiettivi che la stessa si propone, come il raggiungimento di una maggiore trasparenza, regolarità e qualità nei lavori sia pubblici che privati, per una vera ed efficace lotta al lavoro nero e per una maggiore qualificazione del sistema di impresa e del lavoro.

         Il raggiungimento di tale impostazione non era scontato, date le difficoltà che oggi vive il movimento sindacale, ed è proprio in rapporto a ciò che esso assume una rilevante importanza che impone a tutti uno sforzo per non smarrire la consapevolezza unitaria fortemente voluta e ricercata.

         La categoria dovrà completare la consultazione dei lavoratori entro il prossimo 8 Ottobre, per consegnare alla riunione congiunta dei Consigli Generali Nazionali, convocata per il 9 Ottobre prossimo, il mandato preciso e puntuale dei lavoratori del settore dei territori campani.

         La FLC Regionale esprime un giudizio positivo sull’ampia consultazione tenutasi tra i lavoratori con numerose assemblee, che hanno coinvolto migliaia di lavoratori.

L’attivo ribadisce la validità del sistema di contrattazione vigente nel settore: C.C.N.L. e secondo livello territoriale.

         Esso rappresenta, ancora oggi, un valido strumento contrattuale in grado di assicurare tutela dell’autorità salariale ai lavoratori del settore.

         Di interesse e degno di attenzione sono risultati i documenti allegati alla piattaforma: quello sul governo del mercato del lavoro e la qualificazione degli enti e l’altro sulla riqualificazione del sistema paritetico della formazione.

         Documenti ed obiettivi che consentono di affrontare e governare, attraverso gli strumenti della concertazione e programmazione, le problematiche e le trasformazioni intervenute nel settore e nel mercato del lavoro. In particolare, sul versante del contrasto ai   processi di precarizzazione e frantumazione, favorendo percorsi di fidelizzazione, per elevati standards di sicurezza, per un utilizzo dinamico degli ammortizzatori sociali, per politiche di accoglienza in favore dei lavoratori immigrati.

         Consenso è stato espresso sulla rivendicazione salariale che, in ossequio all’accordo del ’93, e calcolata sull’inflazione attesa è in grado di tutelare il potere di acquisto dei salari e delle retribuzioni.

         Si confida sul superamento, stavolta, della carenza su malattia ed infortunio, tema molto sentito dai nostri lavoratori.

         Grande importanza va data ai temi della professionalità e della revisione dell’inquadramento, questione a cui il confronto sul rinnovo deve dare risposte di merito ed esigibili.

         Sottolineature positive sono state evidenziate sul Wellfare integrativo e sul ruolo positivo degli enti, sul Prevedi e sanità integrativa.

         Sul Prevedi l’attivo assume solenne impegno per uno sforzo per il decollo del fondo, rimovendo tutti gli ostacoli soggettivi e voluti. Analogo impegno si assume per la determinazione operativa del DURC in tutte le province campane.

         Pur confermando la validità dell’attuale normativa ed impianto dell’orario di lavoro, si apprezzano le novità introdotte sulla banca delle ore e sulla turnazione.

         Serie preoccupazioni sono state espresse circa la previsione di derogare, nella misura massima definita dal tetto nazionale, per le EET (art. 39 C.C.N.L.).

         Appare evidente il rischio di un indebolimento generalizzato della contrattazione, attraverso un possibile ed oggettivo stravolgimento degli attuali assenti.

         Di una differenziazione tra lavoratori di aree deboli e di aree forti e del pericolo di dar fiato alle mai nascoste ed abbandonate ipotesi di “moderne gabbie salariali”.

         L’attivo, altresì, ribadisce netta contrarietà alla ventilata ipotesi di condono edilizio, che si preannuncia tombale e generalizzato, che oltre a premiare i furbi, mortifica le azioni di tutela e di riqualificazione dell’ambiente e del patrimonio, incita alle violazioni delle norme, alimenta un mercato illegale e parallelo nel quale vengono calpestati diritti e tutela dei lavoratori e persevera un processo di dequalificazione del sistema di impresa e del lavoro.

L’attivo in merito alla riforma pensionistica presentata dal Governo, manifesta totale contrarietà, in quanto iniqua nei confronti degli attuali lavoratori e dannosa per le nuove generazioni.

Per questo, nel sentirsi impegnato a profondere nei cantieri la massima partecipazione alle iniziative di lotta, invita i lavoratori a aderire allo sciopero generale proclamato per il 24 Ottobre, come primo momento di lotta a cui altri seguiranno durante tutta la fase di discussione parlamentare della legge finanziaria 2004 ed a partecipare, domani 4 Ottobre, alla manifestazione promossa dai sindacati europei che si terrà a Roma.

L’attivo esprime forti preoccupazioni per le conseguenze negative che la politica economica del Governo e la stessa legge finanziaria avrà sul nostro settore ed, in modo ancora più grave, sul Mezzogiorno. A tal proposito invita le Segreterie Nazionali FENEAL, FILCA e FILLEA a promuovere, in tempi utili, un’iniziativa specifica sul Mezzogiorno.

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