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Bologna

 

Gli infortuni non hanno tregua

Tolomelli: Prosegue nel territorio bolognese la lista dei lavoratori edili

infortunati sul lavoro

Comunicato stampa Fillea Bologna

 

A poche settimane dalla morte di Antonio Maciocia, operaio dipendente della ditta Todini rimasto schiacciato dal crollo di una parete di roccia nella galleria di LA BADIA per i lavori della Variante di Valico, un altro lavoratore è rimasto gravemente infortunato nella galleria “Monte Bibele” nei cantieri della TAV Firenze/Bologna.

Il lavoratore, un macedone di circa 40 anni dipendente da un’azienda che produce prefabbricati della provincia di Perugia, stava montando un pannello prefabbricato assieme ad altri 2 operai della stessa impresa, quando per motivi ancora da verificare il pannello gli è caduto addosso.

Fortunatamente al momento abbiamo notizie abbastanza rassicuranti sul suo stato di salute, che comunque rimane grave per le lesioni riportate.

L’azienda costruttrice di prefabbricati è impresa strutturata sul territorio umbro, e gli operai in trasferta sono esperti nel lavoro. Siamo dunque di fronte ad un altro infortunio ineluttabile? Noi non lo crediamo.

Vorremmo far presente al Presidente della Confindustria Montezemolo, quando chiede misure più incisive e controlli più puntuali degli organismi ispettivi (sicuramente condivisibili), che gli ultimi due gravi incidenti nei cantieri delle grandi opere di Bologna hanno coinvolto imprese strutturate, lavoratori assunti regolarmente, cantieri dove è costante il controllo delle ASL in riferimento alla sicurezza.

Bisogna quindi andare oltre e verificare l’organizzazione del lavoro, il sistema degli orari, le procedure con le quali vengono effettuate le lavorazioni, i tempi molto spesso troppo stretti entro i quali devono essere consegnate le opere; solo considerando il lavoro, e la sicurezza sul lavoro, non una variabile dipendente in relazione agli interessi della produzione, ma un fattore fondamentale della produzione, e con esso i diritti dei lavoratori tra i quali quello di un lavoro sicuro, potremo riuscire a fare qualche passo in avanti.

L’iniziativa del sindacato comincia ad avere qualche riscontro; lo stesso progetto del Cantiere Vigile da noi fortemente voluto può portare al rafforzamento delle attività di controllo nei cantieri di Bologna.

Ma tutto questo non è ancora abbastanza: se non si modificano le modalità con le quali vengono appaltate le opere e il sistema dei subappalti, così come se non si rafforzerà la contrattazione all’interno dei cantieri aperti, i rischi di lavoro irregolare e insicuro non potranno che aumentare,

 

 

                                                                                                   

                                                                     Nadia Tolomelli

                                                                            Segretario Generale Fillea Cgil Bologna

 

 

Bologna 19 Aprile 2007

 

 

 


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