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Comunicato stampa | |||
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Blocco rinnovo contratto integrativo Indisponibilità dei sindacati a cedere sulla parte economica, possibile ricorso allo sciopero generale del settore
Comunicato stampa Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia
Le segreterie unitarie di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia si sono riunite per discutere della fase di stallo in cui versa il tavolo per il rinnovo del contratto integrativo interprovinciale del settore edile dopo che, nei giorni scorsi, la trattativa è stata interrotta. Non si capiscono, davvero, le ragioni che portano l’Ance ad assumere un atteggiamento poco serio e tutto arroccato sui costi che comporterebbe il rinnovo contrattuale alle imprese. Chi, come l’Associazione dei Costruttori Edili, si nasconde dietro i problemi atavici del settore per tentare di non discutere di rinnovo contrattuale non ha capito l’importanza che tale trattativa può rappresentare per la riqualificazione del mercato delle costruzioni. Le Organizzazioni Sindacali sono interessate a discutere insieme all’Ance di tutti i problemi emersi nel corso delle trattative ma questo non significa fare sconti sul rinnovo della parte economica e, di conseguenza, sulle tasche dei lavoratori. Gli aumenti proposti non sono spropositatati ma in linea con quanto stabilito dall’accordo nazionale che ha rinnovato il secondo biennio economico contrattuale e soprattutto coerenti con la crescita che il settore ha conosciuto per sette anni. I costruttori edili devono sapere che sul rinnovo della parte economica le Organizzazioni Sindacali non sono disposte a cedere e sono determinate a portare a casa quanto chiesto nella piattaforma presentata lo scorso aprile. I lavoratori edili infatti non capirebbero un rinnovo contrattuale che giochi a ribasso rispetto ad un mercato cresciuto fortemente ma che appare sempre più fragile, destrutturato e precario. Basti pensare al sempre maggiore ricorso a contratti a tempo determinato in un settore nel quale non se ne avverte la necessità perché è noto che la durata del rapporto di lavoro è, salvo alcune eccezioni, legata alla durata del cantiere. Così come preoccupante è la frammentazione delle nostre imprese, sempre più piccole e poco strutturate, che non riescono ad essere competitive sul mercato delle grandi infrastrutture pubbliche. Inoltre, il settore è attanagliato dalla morsa del lavoro nero e della illegalità, temi a noi molto cari ma non altrettanto all’Ance che, evidentemente, vuole nascondere le proprie responsabilità in materia. Del rinnovo del contratto integrativo interprovinciale edile e della posizione assunta al tavolo dall’Ance discuteranno i direttivi unitari di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo convocati congiuntamente il prossimo lunedì 30 ottobre a Catanzaro. Non si esclude da parte delle segreterie unitarie, nel corso della stessa mattinata, l’organizzazione di un sit-in dimostrativo e di protesta davanti alla sede provinciale dell’Ance; così come, se l’atteggiamento della controparte non cambierà, risulterà indispensabile ed inevitabile il ricorso allo Sciopero Generale del settore.
Catanzaro 27 ottobre 2006
Le Segreterie Provinciali Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil
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©Grafica web michele Di lucchio