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Attentato Beton Falco La Fillea Cgil provinciale sgomenta e preoccupata per il futuro dei lavoratori e dell’impresa.
L’attentato di chiara matrice malavitosa subito dall’azienda “Beton Falco” ci lascia sgomenti e preoccupati per il futuro dei lavoratori e dell’impresa stessa. Un atto di questa gravità non ha precedenti su questo pezzo di territorio; Girifalco è stato definito un paese “apparentemente tranquillo”, come lo sono tanti in Calabria. Ma l’identico termine viene usato ogni qualvolta si verificano episodi criminosi, che ultimamente sono sempre più frequenti. Lo stesso Domenico Giampà, proprietario della Beton Falco, nell’agosto scorso ha subito un attentato ma che è stato preceduto da attentati ad altre imprese edili, incendi a negozi e ad abitazioni private, atti generici di vandalismo. Tutto questo fa pensare ad un paese poco tranquillo, che la morsa della criminalità organizzata sta tentando di schiacciare e dominare per renderlo invivibile. Questo attentato ha voluto colpire un’azienda che sta sul mercato da anni, che si è sempre distinta per la serietà e la qualità dei suoi prodotti, e con essa i suoi 40 lavoratori dipendenti, padri di famiglia che passeranno il Natale con la preoccupazione ed il concreto rischio di perdere il posto di lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà. In questi casi, gli attestati di solidarietà sono certamente importanti ma, più di questi, è importante agire sulle coscienze della società civile e risvegliarle. Occorre una grande risposta democratica alla violenza e alla criminalità. Occorre, per chiedere, come facciamo noi, a Domenico Giampà, titolare della Beton Falco, di continuare a lavorare nonostante questo ennesimo attentato, far sentire il calore e la vicinanza di un’intera popolazione e della sua classe dirigente a questa azienda ed ai suoi lavoratori. Occorre chiedere un maggiore controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Occorre mobilitarsi per far capire a questi criminali che i cittadini non ci staranno ad essere schiacciati. La Fillea Cgil è impegnata, come sempre, contro la criminalità organizzata, per la legalità e a sostegno del lavoro. Chiederemo al Sindaco di Girifalco di attivarsi nella convocazione di un consiglio comunale aperto alle parti sociali, alle forze politiche, all’associazionismo e agli studenti che impegni tutti nella realizzazione di un’iniziativa di mobilitazione pubblica su questi temi. In un territorio isolato per la mancanza di infrastrutture, con un alto tasso di disoccupazione, dove l’economia industriale è legata soprattutto al settore delle costruzioni, non si può rimanere passivi di fronte a tali episodi. Il rischio è quello di affidare il governo del territorio alla criminalità organizzata e questo non lo si può permettere. Con l’augurio che l’impresa Beton Falco decida di rimanere, nonostante questo episodio, che indubbiamente si ripercuoterà pesantemente sulla sua economia, sul mercato per continuare a rappresentare l’importante realtà aziendale che è stata finora e che i suoi quaranta lavoratori dipendenti possano tornare a lavorare con la serenità necessaria, chiederemo, coinvolgendo l’Associazione Provinciale degli Industriali, il comune di Girifalco e le forze sociali, un’incontro a Sua Eccellenza il Prefetto per riferire le nostre preoccupazioni e chiedere misure ed interventi efficaci a tutela del territorio e dei suoi cittadini, del lavoro, dell’azienda e dei lavoratori.
Il Segretario Generale Giuseppe Valentino
Catanzaro 20 dicembre 2005 |
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