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Rapporto Librino                                                                                                                         Catania

   

 

Librino: tra centro e periferia

A Catania un Convegno per illustrare l’iniziativa sul recupero urbano del quartiere.

 

"Librino: tra centro e periferia", è questo il titolo di un Convegno che i svolgerà il 25 giugno a Catania, presso l’Auditorium dell’I.C. Angelo Musco, organizzato dalla Fillea Cgil provinciale, con la Cgil e lo Spi. Presiede i lavori Francesco Battiato, Segretario Generale Cgil Catania, introduce Sara Fagone, Responsabile Camera del lavoro Librino, interviene tra gli altri, Franco Martini, Segretario Generale Fillea Cgil, conclude Italo Tripi, Segretario Generale Cgil Sicilia.

 

 

Librino. Recupero urbano per migliorare la qualità della vita, una sfida possibile

(Dallo speciale di Rassegna Sindacale sulla II Conferenza nel Mezzogiorno)

 

Uno degli argomenti centrali della II Conferenza nel Mezzogiorno è quello del recupero urbano, legato alle politiche abitative e alla sostenibilità. Un settore come quello delle costruzioni può contribuire a ridare all’urbanistica, quale leva principale della programmazione territoriale, un ruolo fondamentale. E’ in quest’ottica che la Fillea assume dei precisi obiettivi da sviluppare a partire dal Sud del Paese .

La riqualificazione delle città e delle periferie, con una attenzione particolare al disagio abitativo, attraverso il rilancio patrimonio pubblico; il  recupero e restauro dei centri storici; la lotta alla illegalità diffusa e all’abusivismo edilizio;  il ripristino delle tipicità nelle città meridionali, anche come elemento di attrattiva turistica, sono tematiche fortemente interconnesse che dovranno trovare seguito e realizzazione nei vari territori. Di pari passo dovranno essere sviluppate iniziative a sostegno dei servizi pubblici, sociali e sanitari, cultura, commercio e artigianato, formazione, scuola e ordine pubblico. Un esempio pratico di come si può fattivamente intervenire in un territorio è rappresentato da una importante iniziativa, realizzata della Fillea e dalla Cgil di Catania,  per il recupero di un quartiere fortemente degradato, denominata “ Piattaforma per Librino”.

Librino è un quartiere complesso e disomogeneo, nato per una esigenza abitativa degli anni ’70 e oggi  ancora incompleto, che racchiude in sè problemi e soluzioni diverse per ogni nucleo che lo compone e dispone di risorse che fino ad ora nessuno ha saputo capire e valutare. La parte che solitamente emerge di più è quella degradata e sofferente, che certo esiste ma che non  rappresenta la totalità del quartiere. Nel corso degli anni sono stati effettuati diversi interventi, ma scollegati e frammentari, senza una forte idea guida e senza seguire un filo conduttore per la definizione di un insieme, anche perché non c’è stata una complessiva programmazione tra le varie istituzioni competenti, che molto spesso hanno solo risposto alle emergenze. Contro questo degrado urbanistico, il quartiere esprime una grande vivacità, c’è molta gente che lavora con impegno nell’associazionismo, nel volontariato, ma soprattutto  nella scuola, che gioca un ruolo fondamentale  colmando i vuoti e le assenze di tante istituzioni e garantendo così una  presenza istituzionale nel territorio.

I dirigenti scolastici svolgono un  lavoro serio e importante non solo nei confronti dei ragazzi, ma  soprattutto perché hanno fatto in modo che le strutture siano dei luoghi aperti a tutto il quartiere.

La Fillea e la Cgil hanno lavorato  a Librino per mettere in rete  quelle forze che hanno un obiettivo comune che è quello di migliorare  la qualità  della vita degli abitanti, nonché la qualità dell’abitare. Lo scopo è quello di reagire alla disgregazione creando un lavoro di rete. La “piattaforma” è frutto di un lungo confronto tra il sindacato le  varie associazioni,  le cooperative  e  le scuole del quartiere, ma soprattutto è frutto di una interlocuzione con numerosi abitanti attraverso assemblee e dibattiti, dove sono emerse le priorità e i disagi percepiti da ciascuno, ma anche le proposte per cambiare uno stato di cose che non può essere immodificabile. Librino deve poter assumere il ruolo che gli spetta, come parte integrante della città, dove gli interventi non debbano essere unico riferimento del quartiere ma della città tutta, un luogo dove i catanesi possono recarsi normalmente senza restare imbottigliati nel traffico e nel frattempo  conoscere meglio un quartiere per troppo tempo bistrattato. Tutte le tematiche inerenti al recupero del quartiere, sono state trasformate in progetti e proposte elaborate dal sindacato, dalle scuole, associazioni e forze politiche, ora i progetti dovranno diventare interventi reali, non iniziative senza seguito, attraverso percorsi seri e decisi. Librino, quindi, sarà un reale  laboratorio, nel quale la città potrà verificare la sua scommessa  per un’idea forte di convivenza civile, coesione sociale, sviluppo culturale ed economico, un luogo da cui ripartire per costruire insieme una nuova qualità del vivere.

 

Catania 19 giugno 2008

 

 
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