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Cantieri Tav fermi e 100 posti a rischio

Valentino Minarelli: Occorre risolvere i contrasti tra le aziende per dare certezze occupazionali ai dipendenti

 

Fermi i cantieri dell' Alta Velocita' a Bologna  e 100 posti di lavoro a rischio.

E' questo l'allarme lanciato dalla Fillea Cgil bolognese, che il 14 gennaio ha organizzato un presidio di lavoratori davanti alla sede di viale Masini di Italferr, la societa' di ingegneria delle Fs committente dei lavori.

“ Il contenzioso - ha spiegato il Segretario Generale della Fillea Cgil di Bologna, Valentino Minarelli - riguarda complessivamente 260 lavoratori, di cui 100 dipendenti dell' Associazione temporanea di impresa (Ati) Asfalti Sintex-Baldassini e Tognozzi.

 

I lavoratori sono stati messi in cassa integrazione mentre i cantieri sono aperti, ha sottolineato il Segretario. E alla base della decisione ci sarebbero contrasti tra le due aziende che compongono l' Ati”.

Secondo la Fillea anche la Cig dei 160 lavoratori della S.Ruffillo scarl (che sta scavando una galleria lunga 9

chilometri) sarebbe motivata da contrasti tra la ditta (che vorrebbe mettere in sicurezza l' intero tratto dopo alcuni cedimenti del terreno) e Italferr secondo cui invece – ha riferito  il sindacato - questa necessita' riguarderebbe solo una parte della galleria.

Al fine di  risolvere questi contenziosi e dare certezze occupazionali ai dipendenti, la  Fillea ha chiesto che Italferr convochi al piu' presto le imprese interessate e i sindacati.

 

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