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Calabria

 

 

Subito trattativa contratto integrativo provinciale

Cannata: “Abbiamo chiesto piu' sicurezza, piu' tutele, rispetto delle regole e della legalita' e funzionalita' dei nostri enti bilaterali”.

 

''Avviare subito i tavoli contrattuali per il rinnovo dell’ Integrativo di secondo livello e nel frattempo lanciare una vasta campagna di informazione dei lavoratori sulla piattaforma presentata unitariamente da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, coadiuvata da assemblee sindacali sui luoghi di lavoro e nei territori''. E' quanto emerso ieri a Gioia Tauro al termine dell'esecutivo regionale della Fillea Cgil della Calabria.

''Dopo la riuscita dello sciopero nazionale di settore – dichiara in una nota il Segretario Generale della Fillea regionale Maurizio Cannata - e la straordinaria manifestazione regionale dell'otto marzo scorso, tenutati sulla Salerno - Reggio Calabria, finalizzata a chiedere il rinnovo del secondo biennio economico, ora c'e' la necessita' di aprire le trattative per garantire ai lavoratori edili il secondo livello contrattuale. In un settore fisiologicamente precario, dove il tasso di lavoro nero e' altissimo, con una crescente concentrazione degli infortuni mortali e delle malattie professionali, e dove e' sempre piu' difficile rendere esigibili i diritti conquistati, il contratto integrativo provinciale rappresenta uno strumento importantissimo che puo' sanare molte delle problematiche che affliggono il settore. Per questo, riteniamo, non si puo' perdere l'occasione del rinnovo, evitando frizioni e difficolta' che potrebbero sorgere qualora l'Associazione nazionale costruttori edili provinciali ponessero problemi di costi e tentassero di allungare i tempi per l'apertura del tavolo contrattuale, di rinnovare a luglio i contratti integrativi provinciali''.

''Non saremo disposti - conclude Cannata - ad accettare discussioni sui costi contrattuali specie in un settore che ha attraversato una fase positiva di crescita nell'ultimo decennio, senza pero' qualificarsi per superare i gap strutturali prima descritti. Per il rinnovo dell'integrativo abbiamo chiesto piu' sicurezza, piu' tutele, rispetto delle regole e della legalita', funzionalita' dei nostri enti bilaterali, tutte cose ottenibili anche attraverso gli strumenti gia' esistenti nel settore, ad esempio il Durc, ma che spesso vengono disattesi o applicati in malo modo”.

 

 

Gioia Tauro 10 maggio 2006

 

 

 


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