La Fillea Cgil di Brindisi si è costituita parte civile
in un processo a carico dei titolari di una azienda accusati, tra
l’altro, del reato di estorsione.
La Fillea Cgil di
Brindisi prende posizione e si costituisce parte civile, accanto ai
lavoratori, in un processo contro i titolari di un’azienda.
Il sindacato,
sicuramente schierato accanto ai lavoratori i quali pure si sono
costituiti parte civile per rivendicare i loro diritti, ritiene che
l’elemento più importante sia quello di sottolineare questo risultato
come il frutto di una azione congiunta tra lavoratori, organizzazione
sindacale FILLEA CGIL, Confederazione CGIL, e l’intero ufficio Legale
della CGIL, composto dagli Avv. Giordano Giuseppe, Avv. Molfetta
Carmelo, Avv. Brigante Giovanni tutto impegnato nella difesa dei
diritti e delle prerogative dei lavoratori e del sindacato.
In sostanza i
lavoratori sottoscrivono buste paga che indicano importi di gran lunga
superiori a quelli realmente percepiti, spesso sotto minaccia, sempre
ottenendo illeciti benefici a discapito dei lavoratori. Trattasi di una
pratica molto nota, conosciuta ed effettuata, già numerose volte
sottoposta alla verifica giurisdizionale e spesso verificata come
gravissima forma di vessazione e di sottomissione dei lavoratori
all’arbitrio del datore di lavoro fuori da ogni tutela contrattuale e
sindacale.
E’ un risultato di
grande rilevanza politica e sindacale che dimostra, che quando vi è
sintonia con i reali problemi dei lavoratori, si ottengono grandi
consensi, il tutto a prescindere dal risultato del processo. Quello che
conta è che i lavoratori riconoscono nel Sindacato, e nella sua
struttura organizzativa, il loro referente principale come baluardo
contro ogni prepotenza sul posto di lavoro.
Il Segretario Generale della
Fillea Cgil di Brindisi
Claudio Arganese
Brindisi 9/12/2004
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