News dal Nazionale marzo 2009

INCIDENTE MORTALE
SCHIACCIATO DA UN BRACCIO SOLLEVATORE ALL’ITALCAVE DI BRESCIA

26.03.09. Ivan Bonincontri, operaio edile di 40 anni, dipendente della ditta “B.D.F. S.r.l.” di Puegnago, è morto in un incidente avvenuto nella Cava “Italcave” di Sabbio Chiese, Brescia.
“Da una prima ricostruzione dell'accaduto si è appreso che il lavoratore era impegnato nella movimentazione di manufatti in cemento utilizzando il braccio sollevatore di un camion, per cause ancora in fase di accertamento, il mezzo, durante l'operazione di sollevamento, si è ribaltato ed ha schiacciato il povero Bonincontri” è quanto affermano Fillea Filca Feneal di Brescia, che proseguono “questa nuova vittima del lavoro, richiama tutti all'amara realtà del ripetersi con frequenza inaccettabile di tragedie che vedono persone perdere la vita mentre stanno faticando per guadagnarsi il necessario per un esistenza dignitosa. Toccherà ora agli organi preposti e alla Magistratura indagare sulle cause e sulle responsabilità di quanto accaduto, non possiamo però non sottolineare il fatto che il ripetersi degli infortuni sul lavoro, con il numero impressionante di vittime che si ripete di anno in anno, indica che è ancora insufficiente e scarsamente efficace l'azione svolta per rendere più sicuri i luoghi di lavoro.”
Le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori edili di Brescia sottolineano “il fatto che operazioni che si ripetono con frequenza nei luoghi di lavoro possono trasformarsi in tragedie e questo accade perché le misure di sicurezza o non sono rispettate o si dimostrano inadeguate ed insufficienti a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori. Anche per questo occorre cambiare una mentalità diffusa in molte imprese, secondo la quale la cosa più importante nel lavoro è la produzione e la riduzione del tempo necessario per realizzarla. E tutto questo in alcuni casi viene anteposto anche alla tutela della vita umana.”
Fillea Filca Feneal, nel denunciare “questa situazione ed invitare i lavoratori ad esigere che la loro opera si svolga in condizioni di sicurezza, sottolineiamo che spesso la volontà delle persone che lavorano non è sufficiente, perché prevale su questa il ricatto di chi, per il profitto, impone, pena la perdita del posto di lavoro, condizioni non rispettose delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Occorre reagire con iniziative volte a imporre il rispetto ed il miglioramento di queste norme e con esse della dignità dei lavoratori – conclude la nota sindacale - al fine di far crescere anche una cultura del rispetto della salute e della vita nei luoghi di lavoro.”