Botticino. Un convegno sul futuro del marmo.
Progetti
di recupero dei giacimenti
Ad un anno dal
Convegno del 14 novembre 2003
nell’ambito del
quale era stata attivata una
tesi di laurea
sulla riqualificazione ambientale delle aree di cava, un altro
appuntamento a Botticino.
«L’area marmifera del Botticino,
sviluppo minerario e risanamento territoriale», questo il tema del
convegno, organizzato dalla Fillea Cgil, che si è tenuto a Botticino su
nuove idee, proposte di recupero e strategie per il rilancio
occupazionale per le circa 40 cave di marmo. Ad una serie di
interessanti proposte di recupero ambientale e di rilancio occupazionale
è seguita l’illustrazione dei sette progetti in gara per il «Concorso
di idee» promosso da Cgil e Fillea Brescia, il sindacato degli edili e
affini.
Tutti i progetti hanno come finalità
il recupero delle tante cave dismesse che si trovano tra Rezzato,
Nuvolera, Nuvolento, Serle e Botticino, dove ogni anno le escavazioni di
marmo tolgono alla montagna oltre 300mila metri cubi di marmo.
“ I sette progetti premiati - ha
affermato Franco Martini, Segretario Generale della Fillea Cgil,
intervenendo al convegno – sono un piccolo esempio che consente di
dimostrare che i problemi della bonifica, del recupero e del riuso non
hanno impedimenti tecnici, né necessariamente economici. Spesso è solo
un problema di volontà politica. Ma soprattutto hanno dimostrato che,
se assunti nella fase precedente alle concessioni, vedono notevolmente
ridotto il loro impatto ambientale e di conseguenza ridotta la loro
complessità, compresi i costi per la collettività”.
Nel secondo giorno del convegno, si è
assegnato il primo premio, del valore di 5mila euro.
«Sono tutte idee valide per il recupero
delle cave dismesse - ha spiegato Francesco Cisarri, Segretario
generale della Fillea di Brescia - si è pensato ad un anfiteatro o ad
un parco pubblico là dove ora si trovano pezzi di montagna scavata.
Progetti che per essere realizzati richiederebbero milioni di euro, ed è
fondamentale in questo senso, l’aiuto delle istituzioni».
Botticino 20 novembre 2004
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