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Bologna  

 

Sicurezza. 3 infortuni mortali in 10 giorni

Tolomelli: In pochi giorni eguagliato lo stesso numero dell’intero scorso anno.

Stiamo preparando con le altre organizzazioni sindacali una piattaforma per lavoro

 

 

Comunicato stampa Fillea Cgil Bologna

 

Tre operai sono morti a Bologna nei cantieri edili negli ultimi dieci giorni, giorni terribili dove è stato eguagliato in pochi giorni lo stesso numero di infortuni mortali accaduti nel settore lo scorso anno.

Di questi, un solo operaio era regolare, ma è morto perché non erano stati attuati i dispostitivi di sicurezza previsti per l’attività che stava svolgendo; gli altri due erano lavoratori rumeni senza permesso di soggiorno e pertanto anche senza regolare contratto di lavoro.

Continua pertanto una strage che non può lasciare Bologna indifferente di fronte al moltiplicarsi degli infortuni e delle morti bianche, e alle denuncie che il sindacato, la Fillea e la Cgil in particolare, stanno facendo da tempo sulla presenza di illegalità anche nel nostro territorio e sulla necessità di programmare le iniziative necessarie per contrastare questo fenomeno.

Leggi importanti sono state varate recentemente: la Legge 248 del 4/8/2006 ha introdotto l’obbligo del cartellino di riconoscimento a partire dal 1° ottobre ’06 per tutti coloro che sono presenti nei cantieri; ha previsto la possibilità di sospendere l’attività nei cantieri dove viene riscontrata la presenza del 20% di lavoratori irregolari;  le assunzioni devono essere comunicate agli organismi preposti il giorno antecedente l’inizio del lavoro.

Il rinnovo dei Contratti provinciali di Bologna per i lavoratori edili hanno posto le questioni della regolarità e della sicurezza al centro delle richieste e degli accordi raggiunti.

Ma tutto questo evidentemente ancora non basta.

Occorre che l’applicazione delle leggi e dei contratti, l’obiettivo di un lavoro regolare e di qualità diventi un obiettivo condiviso da tutti quei soggetti, forze istituzionali, politiche, economiche, che credono in una società dove la dignità del lavoro, di un lavoro regolare e di qualità sia un pilastro del convivere civile ed un elemento di accrescimento della ricchezza e dello sviluppo.

Per questo motivo stiamo preparando con le altre organizzazioni sindacali una piattaforma  nei confronti dei vari soggetti istituzionali, di coloro che sono preposti alla vigilanza, oltrechè delle controparti datoriali, per affermare il diritto ad un lavoro regolare e sicuro per tutti, e le iniziative di lotta per sostenerla.

 

 

 

                                                                                        Nadia Tolomelli

                                                                 Segretario Generale FILLEA-CGIL   Bologna

                                                                                       

 

Bologna 4 Ottobre 2006

 

 

 


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