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Bergamo
 

 

Muratori part - time

La nuova frontiera del “lavoro grigio” in edilizia. Fillea Cgil:

Necessari organismi di controllo e impegno delle controparti, ad iniziare dal CCNL.

 

 

Comunicato stampa Ufficio comunicazione Cgil Bergamo

 

 

“Come si può credere che un operaio edile parta ogni mattina per andare a lavorare a Milano o più lontano e che  torni a casa dopo pranzo perché il suo contratto di lavoro è part - time?” E’ quanto si chiede provocatoriamente Alessandro Fusini, Segretario Generale della FILLEA-CGIL di Bergamo.

Del tutto nuovo, il fenomeno del part - time in edilizia a Bergamo non ha ancora raggiunto i volumi di altre zone italiane, ma è comunque in aumento. Lo denuncia la FILLEA-CGIL con dati alla mano: dalle informazioni fornite dalla Cassa Edile e da Edilcassa provinciali e relative ai contratti ad orario ridotto nel 2006 e nel 2007, risulta che nel biennio il numero dei part - time è passato dal 4,12% al 6,4% del totale degli addetti del settore, registrando un aumento del 79% (da 1011 a 1810 lavoratori).

Quella dell’orario ridotto è una pratica molto diffusa ma incompatibile con le figure impegnate nel settore, con la sola eccezione degli impiegati di imprese edili e della categoria, poco numerosa peraltro, dei restauratori, dove è alta la presenza di lavoratrici donne.

“Il fatto è - continua Fusini - che i decreti Visco-Damiano-Bersani del 2007 hanno fornito una spinta positiva all’emersione dal nero, ad esempio con l’obbligo di assunzione il giorno prima dell’entrata in cantiere o con la necessità del cartellino di riconoscimento, istituendo indici di congruità e potenziando il DURC, il Documento Unico di Regolarità Contributiva, e prevedendo l’IVA in capo all’impresa che appalta. Tutti questi provvedimenti sono stati pensati per combattere l’illegalità e l’evasione fiscale e contributiva. L’aumento dell’utilizzo di contratti part - time prefigura una mezza regolarizzazione: pungolati dalla legge, si batte la strada dell’incremento del “lavoro grigio” per continuare a reggere la concorrenza aggressiva nel settore e contenere i costi. Chiediamo, allora, la presenza più capillare degli organismi di controllo, visto che esistono intere imprese ad orario ridotto. Chiediamo anche un atteggiamento delle controparti imprenditoriali, a partire dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, volto a combattere un fenomeno di evasione-elusione fiscale che sta acquistando dimensioni sempre più gravi”.

 

Ecco il dettaglio dei dati nell’elaborazione della FILLEA-CGIL

di Bergamo su informazioni fornite dalla Cassa Edile e da Edilcassa

(orario ridotto 2006-2007).

 

 

2006

%

2007

%

 

 

 

su addetti

 

su addetti

 

Cassa Edile

 

 

 

 

 

n° orario ridotto

379

 

619

 

 

addetti

13.838

2,74%

15.242

4,06%

 

 

 

 

 

 

 

 

2006

 

2007

 

 

Edilcassa

 

%

 

%

 

n° orario ridotto

632

su addetti

1.191

su addetti

 

addetti

10.708

5,90%

13.075

9,11%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2006

 

2007

 

 

Ce+Edc

 

%

 

%

 

n° orario ridotto

1.011

su addetti

1.810

su addetti

 

addetti

24.546

4,12%

28.317

6,39%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

07 su 06

799

79,03%

 

 

 

 

 Bergamo, 3 marzo 2008

 

 

 

 

 

 

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