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Alto Friuli

 

 

Fermi i cantieri ANAS

Preoccupazione delle Fillea per la situazione di criticità dei cantieri friulani. 

Già persi 40 posti di lavoro.

 

La Fillea Cgil Alto Friuli porta all’attenzione pubblica e degli addetti ai lavori una situazione di criticità venutasi a creare in questi ultimi mesi in Alto Friuli. Il Segretario Francesco Gerin si dichiara fortemente preoccupato per i cantieri già fermi in alta Carnia ed in particolare il cantiere di Tors , statale 355  tra Rigolato e Forni Avoltri , il cantiere del passo della Morte tra Forni di Sotto e Forni di Sopra statale 52. La situazione è molto grave visto che la fermata dei lavori ha già portato ad una riduzione di 40 addetti ed il cantiere di Tors è stato transennato per mancanza di fondi ANAS , stessa sorte si sta prospettando per il cantiere del passo della Morte dove la galleria in fase di ultimazione sarà chiusa da qui a poco per gli stessi motivi senza concessione di agibilità. Per completare il quadro altri eventi hanno contribuito ad aggravare la situazione , le frane sulla 52 bis nei pressi di Zuglio   e sulla provinciale tra Amaro e Tolmezzo.

Le situazioni menzionate mettono in crisi il sistema complessivo della viabilità in Alto Friuli e aggravano la precarietà dell’esistente . La mobilità dei lavoratori si è resa quanto mai complicata costretti da cambi di direttrice continui, le aziende di loro sono costrette a rinviare le consegne del prodotto finito, ( in particolare il settore legno e lamellare di Sutrio) . Le casse dell’ANAS sono vuote, non ci sono risorse neanche per la gestione ordinaria. Tutti possono constatare lo stato di degrado dei manti stradali, la mancata sostituzione delle barriere ferme da anni. I primi segnali ci erano giunti dai cantieri della Salerno Reggio Calabria, dove le imprese a stati di avanzamento completati non incassavano nulla dall’ ente e non pagavano gli operai , questi ultimi costretti a scendere in sciopero. Chiediamo al governo  alle istituzioni alle amministrazioni  locali uno sforzo straordinario affinchè siano reperite le risorse necessarie ( quattro miliardi di euro ) indispensabili al completamento delle opere già avviate , seppur con qualche contraddizione visto che in alcuni casi non sussisteva una adeguata copertura economica.  Il settore delle costruzioni e delle infrastrutture è nevralgico per il nostro territorio , perché migliora la viabilità ed inoltre si tratta di un volano incredibile per l’occupazione e l’economia montana. L’attenzione da parte della nostra Organizzazione sarà anche perché non si corra il rischio di intraprendere opere faraoniche e poco strategiche , tralasciando le vere esigenze di cui sopra. Siamo in fiduciosa attesa di un incontro con l’assessore regionale competente Moretton, le questioni da affrontare sono molteplici , il comparto delle costruzioni e viabilità regionale, la sicurezza e la contrattazione di anticipo sui nostri cantieri , formazione e politiche di reinserimento degli esuberi,  il nuovo programma legislativo regionale in materia di appalti resosi necessario dal decreto legislativo de 12 aprile 2006 e dalle direttive europee, la concertazione potrà dare un grosso contributo a riguardo.

 

Francesco Gerin

Segretario Fillea Cgil Alto Friuli

 

Gemona 31 maggio 2006

 

 


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