Dipartimento Politiche Attive del Lavoro

 
 
I   TERMINI  GIURIDICI   maggiormente utilizzati sono i seguenti:
 

Assemblea

Aula

Bilancio dello Stato

Collegati alla finanziaria (disegni di legge)

Commissioni

Copertura finanziaria

Decreto Legge (DL)

Decreto Legislativo (DLgs)

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)

Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri

Discussione

Discussione generale

Disegno di legge (DdL)

Emendamento

Fiducia

Finanziaria

Fonti del diritto
Gerarchia delle norme

Governo

Indagine conoscitiva

Iniziativa legislativa

Interpellanza

Interrogazione

Iter

Legge (L.)

Legislatura

Ordine del giorno

Ostruzionismo

Proposta di legge

Regolamento (Reg.to)

Resoconto

Risoluzione

Seduta

Sessione di bilancio

Tipologia delle norme

Votazione

 

Assemblea

E’ il complesso dei Senatori (al Senato) o dei deputati (alla Camera) riuniti in seduta. l’Assemblea si tiene nell’Aula, ove i Senatori o i deputati prendono posto secondo il Gruppo parlamentare di appartenenza: dall’estrema sinistra, rispetto al banco della Presidenza, attraverso il centrosinistra, il centro, il centrodestra, sino all’estrema destra (questa collocazione tradizionale si è a lungo riflessa nel linguaggio politico corrente).

Aula

Indica il locale, a forma di emiciclo, in cui si riunisce l’Assemblea (anche le Commissioni dispongono di proprie aule che riproducono in piccolo quella dell’Assemblea).

Bilancio dello Stato

Vedi Finanziaria Bilancio

Collegati alla finanziaria (disegni di legge)

I disegni di legge che il Governo presenta insieme ai disegni di legge finanziaria e di bilancio costituiscono, insieme a questi, la c.d. manovra di bilancio. I disegni di legge collegati affrontano normalmente questioni settoriali (sanità, previdenza, ecc.) e vengono esaminati ciascuno dalla commissione competente per materia ovvero, se hanno carattere intersettoriale, dalla 5ª Commissione (bilancio). Sono «collegati» sia temporalmente, perché sono presentati insieme alla finanziaria, sia funzionalmente, perché sono considerati determinanti dal Governo per il raggiungimento degli obiettivi complessivi di politica economica.

Commissioni

Le Commissioni permanenti sono costituite in modo da rispecchiare la consistenza numerica dei Gruppi.

Le commissioni parlamentari sono delle piccole assemblee che riproducono in scala ridotta la composizione dell’Assemblea.

Con eguali criteri vengono formate le Commissioni d’inchiesta su materie di pubblico interesse, le Commissioni speciali, costituite, su decisione dell’Assemblea, per l’esame di particolari disegni di legge nonché - d’intesa con la Camera dei deputati - le Commissioni bicamerali d’inchiesta e di indirizzo e vigilanza.

Copertura finanziaria

La Costituzione stabilisce che ogni legge che comporti nuove o maggiori spese rispetto a quelle previste nella legge di bilancio deve indicare i mezzi per farvi fronte. È questa la cosiddetta «copertura finanziaria».

Decreto-Legge

Provvedimento che viene emanato in casi di particolare necessità ed urgenza. Dopo l’approvazione al Consiglio dei Ministri viene immediatamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e presentato al Parlamento per la conversione in legge.

Decreto Legislativo (DLgs)

Provvedimento emanato su legge-delega del Parlamento alle cui direttive si deve attenere. Possono essere emanati anche decreti legislativi in attuazione di direttive comunitarie e degli statuti speciali.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)

Provvedimento che comprende atti amministrativi a contenuto normativo: si riferisce a: - atti di indirizzo e coordinamento delle attività amministrative regionali - atti che attengono al potere interno di autorganizzazione della Presidenza.

Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri

Provvedimento adottato in attuazione di indirizzi generali dell’azione amministrativa, per assicurare l’imparzialità, il buon andamento e l’efficienza degli uffici pubblici e per promuove le verifiche necessarie.

Discussione

La discussione sui vari argomenti iscritti all’ordine del giorno è diretta dal Presidente dell’assemblea.

Discussione generale

l’esame dei disegni di legge ha inizio con la discussione generale, che si riferisce alla finalità delle norme sottoposte all’esame, viste e considerate nel loro complesso.

Disegno di legge (DdL)

Testo normativo redatto in articoli proposto all’approvazione del Parlamento. I disegni di legge, dopo la presentazione e l’analisi di drafting, sono stampati e distribuiti nel più breve tempo possibile e assegnati alla commissione competente.

Previo esame da parte della Commissione competente, essi giungono in Aula accompagnati da una relazione e qui costituiscono oggetto di discussione generale, esame articolo per articolo, con i relativi emendamenti, e da ultimo di una votazione finale.

Emendamento

Proposta di modifica ai testi sottoposti all’esame dell’Assemblea (e, nella fase precedente, all’esame della Commissione). Essi sono presentati per iscritto, dai singoli deputati e senatori, dalla Commissione che ha esaminato il disegno di legge in sede referente o dal Governo e sono stampati e distribuiti in principio di seduta.

È il Presidente che decide se essi sono proponibili (se non sono cioè estranei alla materia) e ammissibili (se non contrastano cioè con deliberazioni già adottate dal Senato o dalla Camera, nel corso della discussione o se non sono privi di ogni reale portata modificativa). Nell’esame e nella votazione degli emendamenti si procede da quelli che apportano le modifiche più radicali al testo, giungendo, via via, a quelli da esso meno distanti. Possono essere presentati anche emendamenti a un emendamento, i cosiddetti subemendamenti, che devono essere votati prima dello emendamento stesso.

Fiducia

La mozione di fiducia o di sfiducia al Governo deve essere motivata e sottoposta a votazione per appello nominale.

La mozione di fiducia deve essere sottoscritta almeno da un decimo dei Senatori o dei deputati e non può essere discussa prima di tre giorni dalla sua presentazione.

Il Governo può poi legare la propria permanenza in carica all’approvazione di un testo, ponendo la «questione» di fiducia sulla relativa votazione. La questione di fiducia non può essere posta sulle proposte di modificazione del Regolamento e in generale su quanto attenga alle condizioni di funzionamento interno delle Camere.

Finanziaria

La legge di approvazione del bilancio - a norma dell’articolo 81 della Costituzione - non può stabilire nuovi tributi e nuove spese. Peraltro, insieme alla legge di bilancio, viene discusso un altro documento, chiamato «legge finanziaria», che introduce innovazioni normative in materia di entrate e di spese e fissa il tetto massimo dell’indebitamento dello Stato.

La legge finanziaria, che deve essere approvata da ciascuna delle due Camere prima della legge di bilancio, ha grande importanza politica poiché in essa - e nei disegni di legge ad essa collegati - si concentra ogni anno la manovra economica destinata a governare il Paese.

Governo

Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.

Gruppi parlamentari

I Gruppi parlamentari riuniscono i senatori (al senato) o i deputati (alla Camera) in base alla loro appartenenza politica ed hanno un ruolo di grande rilevanza nella vita del Parlamento. Tutti i senatori e i deputati debbono appartenere ad un Gruppo parlamentare; quelli che non abbiano dichiarato di voler appartenere ad un particolare Gruppo, formano il Gruppo misto. Ogni Gruppo deve essere composto di almeno dieci senatori. Il Consiglio di Presidenza può autorizzare la costituzione di Gruppi con meno di dieci iscritti.

Indagine conoscitiva

Ogni Commissione permanente può promuovere nelle materie di propria competenza indagini conoscitive, che servono ad acquisire notizie, informazioni, documenti. A tal fine si tengono apposite sedute delle Commissioni alle quali possono essere chiamati ad intervenire Ministri, funzionari ministeriali, amministratori di enti pubblici, rappresentanti delle Regioni, Province o Comuni, di organizzazioni private, di sindacati e qualsiasi persona esperta nelle materie oggetto dell’indagine. A conclusione dell’indagine la Commissione può approvare un documento che viene stampato e distribuito.

Iniziativa legislativa

Potere di proporre un disegno di legge. Tale potere è attribuito dalla Costituzione ad ogni singolo parlamentare, al Governo, al popolo (con la firma di almeno cinquantamila elettori), a ciascuna Regione e al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro.

Interpellanza

Domanda rivolta al Governo circa i motivi o gli intendimenti della sua condotta su questioni di particolare rilievo o di carattere generale che ogni Senatore e deputato può presentare, in forma scritta, al Presidente. Le interpellanze - che di norma sono poste all’ordine del giorno delle sedute destinate alle interrogazioni e che, quando vertono su oggetti strettamente connessi, possono essere trattate congiuntamente a queste - hanno sempre svolgimento orale: l’interpellante illustra, per non più di venti minuti, la sua domanda, il Governo espone la sua risposta e l’interpellante ha facoltà di replicare brevemente per non più di cinque minuti. È previsto anche un particolare procedimento abbreviato di interpellanza, per quelle sottoscritte da almeno un decimo dei senatori.

Interrogazione

Richiesta che ogni Senatore e deputato può rivolgere al Ministro competente per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato o sui provvedimenti che si sono adottati o si intendono adottare in proposito. Il senatore interrogante deve presentare per iscritto il testo dell’interrogazione alla Presidenza e può chiedere di avere risposta scritta oppure orale. Nel primo caso la risposta gli viene inviata per lettera, nel secondo gli viene data oralmente nell’Assemblea, la quale dedica di norma allo svolgimento delle interrogazioni una seduta per ogni settimana, o nella Commissione competente per materia, dal Ministro o dal Sottosegretario di Stato. l’interrogante può replicare per cinque minuti per dichiarare se sia o no soddisfatto della risposta. È previsto anche un particolare procedimento di interrogazioni a risposta immediata, consistenti in una pura e semplice domanda al Governo, che si svolge in tempi ristretti.

Iter

Espressione comunemente impiegata per indicare il cammino che un disegno di legge o qualsiasi altro testo sottoposto al Parlamento deve percorrere prima di giungere alla votazione definitiva.

Legge

Il termine legge è spesso accompagnato da qualificazioni che hanno un preciso significato tecnico e che sono abitualmente impiegate nei testi giuridici. Lasciando da parte le leggi regionali, che sono ovviamente quelle approvate dalle singole Regioni, si parla di legge costituzionale, che, a differenza della legge ordinaria, deve essere approvata dal Parlamento con una particolare procedura; di legge-delega, che delega al Governo, a certe condizioni, l’esercizio della funzione legislativa e che è quindi premessa di un successivo decreto delegato; di legge di conversione dei provvedimenti straordinari di necessità ed urgenza adottati dal Governo (decreti-legge); di legge di bilancio, che approva il bilancio dello Stato presentato dal Governo (il quale, in attesa di tale approvazione, può essere temporaneamente abilitato, mediante apposita legge, all’esercizio provvisorio del bilancio medesimo); di legge-quadro o legge-cornice, che fissa i principi fondamentali ai quali le Regioni devono attenersi nell’esercizio della loro attività legislativa. Altre volte, invece, la qualificazione ha un valore meramente descrittivo e tende a individuare un singolo provvedimento (col nome del proponente o, nel caso che l’iniziativa legislativa sia di più parlamentari, con quello del primo firmatario) o a sintetizzarne il contenuto o le finalità; si parla così, ad esempio, di legge-ponte per indicare provvedimenti che si propongono di garantire il raccordo fra una legge ormai esaurita e quella, da emanare, che dovrà sostituirla, o di legge-stralcio per designare provvedimenti che anticipino parzialmente la disciplina più organica e completa di una determinata materia. «Leggina», infine, è l’espressione impiegata, con accezione talvolta negativa, per indicare quei provvedimenti che hanno ad oggetto situazioni particolari o particolari categorie.

Legislatura

Indica l’arco di tempo che intercorre tra un’elezione generale e l’altra.

Ordine del giorno

l’espressione viene usata per designare due tipi di documenti tra loro assai diversi.

Nel primo caso, ordine del giorno della seduta, l’espressione designa l’elenco dei vari argomenti che l’Assemblea deve discutere nel corso della seduta e il loro ordine di precedenza. l’ordine del giorno generale è la pubblicazione che riporta tutti i disegni di legge che attendono di essere esaminati dall’Assemblea o dalle Commissioni.

Nel secondo caso, l’espressione indica un testo accessorio a un testo su cui l’Assemblea deve deliberare. In questo caso l’approvazione di un ordine del giorno tende a circoscrivere o precisare il significato della deliberazione principale - normalmente un disegno di legge - e a dare direttive al Governo e a tutti coloro che hanno il compito di dare esecuzione alle disposizioni approvate. Chi ha presentato un emendamento, può ritirarlo e trasformarlo in un ordine del giorno.

Ostruzionismo

Come emerge dalla stessa etimologia della parola, che deriva dal verbo latino obstruere (impedire), indica un metodo di lotta parlamentare posto in essere da una minoranza - con mezzi che comprendono l’uso anche artificioso di tutti gli espedienti regolamentari - al fine di rallentare o rendere impossibile il funzionamento dell’Assemblea e così ritardare o impedire l’approvazione di un disegno di legge o di altra deliberazione. Si parla anche di un «ostruzionismo di maggioranza» per indicare le pratiche dilatorie da questa attuate per ritardare o evitare l’esame di determinati problemi.

Proposta di legge

Tale espressione, che alla Camera dei deputati designa tradizionalmente i disegni di legge di iniziativa parlamentare, non è stata mai adottata al Senato ove le iniziative legislative, sia dei Senatori che del Governo, sono sempre state denominate disegno di legge.

Regolamento (Reg.to)

Le regole di procedura alle quali il Senato e la Camera dei deputati devono attenersi nello svolgimento della loro attività sono contenute nel Regolamento che, come prevede la Costituzione, è approvato a maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea. l’osservanza delle regole è assicurata dal Presidente il quale è anche chiamato a decidere - a meno che non ritenga di deferire la questione all’Assemblea - sui richiami al Regolamento.

Resoconto

Di ogni seduta pubblica dell’ Assemblea vengono sempre pubblicati, normalmente il giorno successivo, il resoconto sommario e il resoconto stenografico. Il primo, che reca in sintesi i discorsi dei vari oratori e le decisioni dell’Assemblea, viene redatto «seduta stante» da un piccolo gruppo di funzionari ed è immediatamente messo a disposizione rispettivamente sul sito della Camera e sul sito del Senato. Il secondo registra parola per parola l’andamento della discussione grazie al lavoro degli stenografi e viene pubblicato dopo il controllo dei funzionari revisori. Oggi, sia i resoconti sommari che quelli stenografici - così come i testi dei disegni di legge - sono disponibili anche su banca-dati consultabile dall’esterno.

Risoluzione

Mediante la risoluzione le Commissioni e l’Assemblea possono esprimere orientamenti o indirizzi sugli argomenti in discussione. Al Senato le risoluzioni approvate in Commissione, quando ne faccia richiesta il Governo o un terzo dei componenti la Commissione, sono comunicate al Presidente affinché le sottoponga all’Assemblea; alla Camera, alla fine della discussione in Commissione il Governo può chiedere che non si proceda alla votazione di una proposta di risoluzione e che di questa sia investita l’Assemblea.

Seduta

All’ora indicata, il Presidente fa il suo ingresso in Aula e, preso posto al banco della presidenza, annuncia: «la seduta è aperta». Dopo la lettura del verbale della seduta precedente, si passa al primo punto dell’ordine del giorno e, esaurita la discussione di questo, a quelli successivi, rispettando il loro ordine. Alla fine di ogni seduta il Presidente annuncia l’ordine del giorno di quella successiva. Tranne nel caso eccezionale che l’Assemblea medesima decida di riunirsi in seduta segreta, tutte le sedute sono pubbliche (ad esse possono assistere, da apposite tribune, cittadini che ne facciano richiesta, giornalisti nonché operatori della radio e della televisione) e rese di pubblica ragione mediante i resoconti. Le sedute dell’Aula - che possono essere due o anche tre in uno stesso giorno, distinguendosi in antimeridiane, pomeridiane e notturne - recano, legislatura per legislatura, un numero progressivo.

Sessione di bilancio

È il periodo di tempo destinato all’esame del disegno di legge di approvazione del bilancio e di legge finanziaria. Durante questo periodo le Commissioni non possono svolgere altre attività, tranne quella relativa ai disegni di legge collegati. A questa regola viene apportata un’eccezione per l’esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge e per altri disegni di legge che siano ritenuti di assoluta indifferibilità dall’unanimità della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari.

Votazione

Spetta al Presidente stabilire l’ordine delle votazioni, indirle e proclamarne i risultati. Le votazioni possono essere per alzata di mano, per appello nominale ed a scrutinio segreto. In concreto le votazioni avvengono quasi sempre per alzata di mano o con il dispositivo elettronico di voto secondo le norme del Regolamento.

 

 

Le diverse tipologie di norme

 

Quando si parla di norme ci si riferisce di solito alle leggi. L’identificazione di norma e legge non è però corretta, poiché esistono norme che non sono leggi, ad esempio la Costituzione e i regolamenti.

La norma è la regola che si ricava dal testo, mentre l’atto o documento che contiene la norma è chiamato fonte del diritto.

Nel nostro ordinamento, le fonti del diritto sono ordinate secondo una scala gerarchica strettamente vincolante. Una norma posta ad un livello può essere modificata o da una norma dello stesso livello o di un livello superiore.

Fonti costituzionali

Costituzione

 

leggi costituzionali [1]

Fonti primarie

Leggi [2]

Decreti legge [3]

Decreti legislativi [4]

Decreti

Decreto del Presidente della Repubblica

 

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri [5]

 

Decreti ministeriali

Regolamenti comunitari

 

Fonti subprimarie

Leggi regionali [6]

Leggi delle Province autonome

alcuni regolamenti comunali

Fonti secondarie

Regolamenti

emanati dal Presidente della Repubblica

emanati dal Presidente del Consiglio

emanati dai ministri

Regioni

Enti locali

altri enti pubblici

direttive

emanate dal Presidente del Consiglio [7]

 

La scala gerarchica delle norme opera in modo tale per cui una norma di livello superiore può modificarne una di livello inferiore. Non è invece consentito il contrario). La scala gerarchica è la seguente:

1. Fonti costituzionali

Sono:

·         la Costituzione (abbrev.: “Cost.”);

·         le Leggi Costituzionali (abbrev.: “L. Cost.“).

2. Fonti primarie

Sono gli atti aventi forza di legge ordinaria:

·         le Leggi emanate in base all’art.70 della Costituzione (abbrev.: “L.”);

·         i Decreti Legge emanati in base all’art.77 della Costituzione (abbrev.: “DL”);

·         Decreti legislativi emanati in base all’art. 76 della Costituzione (abbrev.: “DLgs”);

·         i Regolamenti Comunitari (abbrev.: “Reg.Com.”).

3. Fonti sub-primarie

Sono quelle emanate da altri organismi pubblici equiparate alle leggi statali):

·         Leggi Regionali e delle province autonome (abbrev.: “LR” e “LPA”);

·         alcuni regolamenti comunali (abbrev.: “Reg. ”).

4. Fonti secondarie

Sono per lo più Regolamenti anche se non tutti i regolamenti sono fonti secondarie, emanati da:

·        Presidente della Repubblica (abbrev.: “Reg.to Pres. Rep.”);

·        Presidente del Consiglio (abbrev.: “Reg.to PCM”);

·        Ministri (abbrev.: “Reg.to Min.”);

·        Regioni, Enti locali e altri Enti pubblici (abbrev.: “Reg.to.”; ecc.).

 

Di seguito riportiamo un elenco delle diverse tipologie di norme.

Codici:  sono leggi molto ampie che contengono in ordine sistematico le disposizioni dirette a regolare un ramo del diritto. Ad esempio, il codice civile.

Legge delega: è la legge che delega al Governo, a certe condizioni, l’esercizio della funzione legislativa e che è quindi premessa di un successivo decreto delegato.

Testo unico: i testi unici sono di due tipi. Possono riprodurre e ordinare norme già vigenti senza mutarne il contenuto, oppure riproducono e ordinano, modificando e adattando le leggi esistenti. Normalmente la redazione di un testo unico viene fatta dal Governo previa autorizzazione e nei limiti stabiliti da una legge.

 

Se una norma prevede scadenze temporali, il termine indicato è definito:

·         Ordinatorio: quando al loro inutile decorso (mancato rispetto) non si accompagnano conseguenze sul procedimento.

·         Perentorio: quando al loro inutile decorso (mancato rispetto) consegue una sanzione,  generalmente consistente nella decadenza da un beneficio.