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intervista a Schiavella articolo 1

SCIOPERO GENERALE DELLA CGIL

A Massa il Comizio di Walter Schiavella, Segretario Generale FILLEA Nazionale

testo comizio Schiavella a Massa

 

Si sta avviando alla conclusione la manifestazione provinciale della Cgil a Massa con il comizio di Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil.

Migliaia di bandiere listate a lutto ed un minuto di silenzio hanno ricordato il dramma dei morti sul lavoro, che per Schiavella rappresentano “un lutto lacerante” ed una “responsabilità vera, anche giudiziaria, di quelle imprese che per il profitto aggirano le norme comprimendo i costi e negando diritti. Una responsabilità vera di chi nel Governo pensa che la battaglia contro i morti sul lavoro si vinca con le belle parole e non già con leggi inflessibili e severe e, soprattutto, con controlli veri, rigorosi e frequenti e con la certezza di pene severe ed efficaci.”

Per Schiavella il Governo sta perseguendo una strategia di smantellamento delle regole  “l’abolizione della responsabilità dell’appaltatore sull’intera catena degli appalti, delle norme sull’assunzione nel giorno precedente e di quelle sulle dimissioni in bianco, del cartellino di riconoscimento in cantiere. Ed ancora la riforma devastante del processo del lavoro, le direttive del Ministro del Lavoro che invitano gli ispettori del lavoro ad essere meno ispettori e più consulenti di impresa, l’attacco costante al T.U. sulla sicurezza del lavoro. ”  Per Schiavella è una  strategia scellerata che  cancella “regole e norme considerate un vincolo alla libertà di impresa e costi da abbattere. La realtà drammatica di tutti i giorni è che ad essere abbattute sono le vite di centinaia di lavoratori, spesso giovani e immigrati, che ogni giorno continuano a morire nei cantieri e nelle fabbriche del Paese.”

Per il leader Fillea “La crisi non può essere un pretesto ulteriore per deregolare, altrimenti ad essa sopravvivranno solo le imprese meno strutturate, più furbe e disoneste.”

Di fronte ad una crisi  prodotta dalla finanziarizzazione dell’economia e favorita dall’assenza di regole e controlli,  di fronte al crollo dei consumi ed all’aumento del disagio sociale e delle disuguaglianze, per Schiavella  “occorre prestare attenzione al Paese reale, rafforzare il sistema delle regole, sostenere i redditi dei lavoratori e dei pensionati, aumentare le protezioni sociali, aumentare il ruolo dello Stato e degli investimenti pubblici”  così come  stanno facendo gli altri paesi europei e come si accinge a fare Obama. Il contrario di ciò che sta facendo il governo italiano.

Da Schiavella un “granitico NO” alla ricetta di Confindustria per recuperare risorse agli ammortizzatori sociali “riducendo le pensioni con una nuova riforma a soli 16 mesi dalla precedente.”  Gli industriali pensino invece “a reinvestire nelle loro imprese i profitti accumulati in questi anni,  riportino in Italia i capitali accantonati all’estero, dimostrino che per loro competitività non è sinonimo di ulteriore sfruttamento del lavoro.” Le risorse per coprire l’aumento e l’estensione degli ammortizzatori sociali “si trovano colpendo l’evasione e l’elusione, le rendite e le speculazioni.”

Per il segretario Fillea occorre contrastare la crisi con misure straordinarie ed efficaci che “sappiano mitigare gli effetti sui più deboli e sui più indifesi. Lavoratori, pensionati, giovani, studenti, donne, immigrati non possono essere l’agnello sacrificale sull’altare delle ragioni del mercato. Per questo la Cgil – ha concluso Schiavella – è oggi in piazza, per dire che un altro modo di affrontare la crisi c’è, sostenendo i redditi, rafforzando i diritti, investendo nello sviluppo.”

 

12 dicembre 2008

 

 

 

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