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SINTESI INTERVENTO

Walter Schiavella – Segretario Generale FILLEA CGIL

 

 

Fra le importanti conquiste dell’ultimo rinnovo contrattuale le 16 ore di formazione per i neoassunti nel settore costituiscono una delle più significative novità per il potenziale miglioramento delle condizioni della qualità del lavoro in termini di sicurezza e legalità.

Per questo è fondamentale dare loro concreta attuazione mediante tutta la strumentazione che il contratto prevede attraverso il sistema della bilateralità del settore. Le attività presentate oggi da Formedil sono un buon inizio al quale ora va affiancato una rapida ed efficace attivazione territoriale delle scuole edili e di tutte le sedi di verifica e monitoraggio che il contratto affida alle parti sociali in sede nazionale e territoriale.

In un momento in cui si parla spesso  a sproposito di bilateralità, è questo un esempio virtuoso di rapporto corretto fra contrattazione e bilateralità quale strumento attuativo delle scelte negoziali e non sostitutivo delle funzioni dello Stato.

Quindi, anche questo innovativo strumento delle 16 ore, deve essere un ulteriore tassello di una politica industriale tesa ad elevare la qualità dell’impresa anche attraverso il positivo contributo del sistema bilaterale, ferma restando la necessità di interventi regolativi da parte dello Stato.

Se, quindi, le 16 ore e la loro implementazione attraverso il sistema della bilateralità possono essere un ulteriore passo per dare maggiore trasparenza e legalità nell’ingresso al lavoro in edilizia e, attraverso la formazione, maggiore sicurezza ai lavoratori, lo Stato deve pienamente continuare a fare la sua parte, senza arretramenti, nelle attività di regolazione normativa in materia di sicurezza, appalti, lotta al lavoro nero e, soprattutto, di qualità e quantità dei controlli. Nelle ultime scelte del Governo di tutto ciò non c’è traccia e sembra, anzi, essere stata imboccata una pericolosa strada di progressiva deregolamentazione e di ancor più pericoloso allentamento dell’attività ispettiva, di cui è chiaro ed inaccettabile segnale l’ultima direttiva del 18 settembre del Ministro Sacconi in materia di servizi ispettivi.

 

Per quel che ci riguarda faremo tutto ciò che sarà possibile per arrestare questa deriva.

 

Roma 25 settembre 2008

 

 

 

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