Comunicati Segretario Generale

PIANO PER L’EDILIZIA
LA FILLEA DENUNCIA: 2008 EVASIONE PER 4,3 MILIARDI,
LAVORO NERO IN RISALITA


31.03.09 Nel il 2008 sono oltre 270mila i “fantasmi” nei cantieri e 4,35 miliardi di euro il totale dell’evasione ed elusione contributiva. Queste le stime fornite dalla Fillea Cgil Nazionale in una nota del segretario
generale Walter Schiavella. “L’impianto deregolativo del piano per l’edilizia, le recenti modifiche al Testo Unico sulla sicurezza, la direttiva ministeriale che taglia per il 2009 le attività di controllo, con una riduzione di 17 mila ispezioni, il rischio di depotenziamento del DURC, strumento che ha permesso negli ultimi due anni di far emergere dal nero oltre 200mila lavoratori dell’edilizia, sembrano rispondere – afferma Schiavella - ad una unica strategia: destrutturate ancor più un settore già oggi pesantemente segnato da illegalità, lavoro nero, evasione ed elusione contributiva, mancanza di sicurezza. Il rischio concreto è che nel settore delle costruzioni l’attenuazione del controlli e la crisi facciano aumentare l’area dell’elusione e dell’evasione contributiva, come sembrano dimostrare i dati delle Casse Edili in questi primi tre mesi.” Per il segretario Fillea “utilizzare il mattone come volano per la ripresa ha senso e può funzionare solo se si punta al rafforzamento delle regole,
alla crescita del sistema di impresa nella direzione della qualità e dell’innovazione, al rafforzamento dei diritti, delle tutele e della sicurezza, alla sostenibilità sociale ed ambientale, alla crescita degli investimenti in bioedilizia e risparmio energetico.” Nel piano per l’edilizia in discussione “vanno quindi bene il bonus edificatorio per le costruzioni a risparmio energetico e la volontà di semplificare le procedure, quello che non va assolutamente bene è la deregolazione che può nascondersi in quelle norme e, soprattutto, l’assenza di qualsiasi riferimento alla regolarità del lavoro, certificata ad esempio dal Durc per congruità, come condizione per avere accesso ai benefici. Quello che non va assolutamente bene è l’assenza di qualsiasi
confronto con le organizzazioni sindacali su temi così delicati per la tutela del lavoro e della sua regolarità.”
Oltre al piano per l’edilizia, il Paese ha bisogno di “un piano casa vero che dia risposta alla grande emergenza abitativa in cui vivono milioni di famiglie, su cui oggi il governo apposta una cifra irrisoria di 200
milioni. Le risorse ci sono basta andarle a cercare. Quante abitazionin potrebbero essere realizzate se si intervenisse in modo serio sull’evasione contributiva nel settore dell’edilizia? E l’evasione si
recupera, basta potenziare i controlli! C’è chi pensa di affrontare la crisi attraverso una deregolamentazione selvaggia e lo sfruttamento indiscriminato del lavoro e dell’ambiente – conclude Schiavella - noi
pensiamo che ci sia un altro modo di uscire dalla crisi, nel segno della qualità e del rispetto del lavoro e dell’ambiente.”