INFRASTRUTTURE

COMUNICATO DI WALTER SCHIAVELLA, SEGRETARIO GENERALE FILLEA CGIL

"Con le decisioni del CIPE, il Governo dà una risposta del tutto insufficiente alle esigenze che la crisi del nostro paese pone. Nei  23 miliardi annunciati, l'importo effettivo di finanza aggiuntiva è di soli 16 miliardi, di cui 7.3 pubblici, che corrispondono ai fondi FAS, fondi sottratti al mezzogiorno e che da anni girano di opera in opera."

Questo il giudizio di Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil,in merito alle decisioni assunte nel pomeriggio dal CIPE. Il leader Fillea aggiunge "ma soprattutto quei 16 miliardi sono solo sulla carta. I fondi che sarà possibile spendere per il 2009 sono inferiori al miliardo di euro, e non coprono nemmeno per il 50% i crediti che vantano le imprese per i lavori già eseguiti. Quindi il problema è dare continuità produttiva a cantieri aperti oltre che l'apertura di nuovi cantieri. Nel 2009 si rischia una caduta occupazionale di oltre 200mila addetti nel settore."

La delibera Cipe per Schiavella è un errore anche dal punto di vista programmatorio "perché individua priorità che penalizzano il Mezzogiorno."

Le infrastrutture possono assegnare al settore un ruolo anticiclico ma "servono vere risorse aggiuntive" prosegue Schiavella "occorre utilizzare una parte del risparmio che lo Stato avrà dall'abbassamento dei tassi di interesse, dalla diminuzione della bolletta energetica e da un recupero di flessibilità sul patto di stabilità dello Stato ma soprattutto degli enti locali."

Per Schiavella servono dunque, anche per questa via "più risorse e soprattutto serve un piano strategico che ora non c'è e che non può escludere il ruolo delle Regioni e degli enti locali nella cantierizzazione immediata di opere che possono subito dare ossigeno al settore e colmare – conclude il segretario generale Fillea – il deficit infrastrutturale del paese."

Roma, 18 dicembre 2008