6 febbraio 2003 

 

Documento Unitario sulla Ricostruzione Post-Terremoto del Molise 

 

 

 

 

 

Con la presente vi portiamo a conoscenza del documento unitario delle strutture nazionali e regionali sulle regole per la fase di ricostruzione Post Terremoto. Naturalmente non è esaustiva dell’intera questione, ma si limita alle questioni più categoriali.

 

              La situazione complessiva è drammatica perché ancora non è stato definito il finanziamento e molti nuclei familiari stanno affrontando l’inverno nelle tende.

 

              Fraternamente.

 

 

 

 

 

                                                             p.la Segreteria Nazionale

                                                             M. Macchiesi 

             

                         

 

 

 

 

 

 

Campobasso, febbraio 2003

 

 P R E M E S S A

 

La ricostruzione delle zone della regione Molise interessate dalla crisi sismica rappresenta un momento particolare e significativo non solo per dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini colpiti duramente dal terremoto, ma anche per creare le condizioni di una ripresa economica e sociale in una dimensione di sviluppo per tutta la Regione.

 

La complessa attività di ricostruzione dovrà peraltro garantire la messa in sicurezza anche del patrimonio immobiliare pubblico, privato esistente, adeguandolo alle norme antisismiche e intervenendo contestualmente sugli impianti a rete del territorio, programmando idonee infrastrutture.

 

Le Federazioni dei lavoratori delle costruzioni (FENEAL – FILCA – FILLEA) della Regione del Molise ritengono che a fronte delle annunciate misure straordinarie di sostegno economico destinate alla ricostruzione di edifici pubblici, privati (residenziali e non), di infrastrutture pubbliche, di monumenti e beni culturali, sia importante assicurare il massimo spazio alle imprese che operano in regime di concorrenza leale. L’obiettivo di proteggere la componente imprenditoriale sana , oltre che a ragione di evidente tutela della legalità, risponde al primario interesse di garantire la massima affidabilità alla attività costruttiva in termini di qualità del prodotto e di qualificazione del processo, ovvero di qualità delle esecuzioni e del rispetto dei tempi.    

 

Data la generale e riconosciuta diffusione del fenomeno dell’evasione contributiva, della concorrenza sleale e del lavoro nero, le Federazioni dei lavoratori delle  costruzioni intendono, anche sulla base di esperienze già consolidate, ad esempio in Umbria e Marche nella ricostruzione post terremoto, proporre strumenti di prevenzione e di verifica della regolarità contributiva, contrattuale e retributiva delle imprese e degli operatori economici che usufruiranno delle risorse pubbliche nella fase della ricostruzione delle infrastrutture private e pubbliche.

Per queste ragioni  le Federazioni dei lavoratori delle costruzioni FENEAL – FILCA – FILLEA della regione Molise chiedono alla Giunta Regionale l’apertura immediata di un tavolo concertativo che veda la presenza delle scriventi organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali al fine di definire scelte, obiettivi e strumenti di controllo per affrontare le questioni espresse successivamente in questo documento e, per complessivamente monitorare le procedure, i tempi, la qualità dei processi produttivi e delle opere e l’osservanza delle regole nelle varie fasi della ricostruzione.


Casella di testo: LE PROPOSTE
 

 

 


I.      LA PROPOSTA DEL DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA

 

E’ necessario che la Regione Molise definisca una normativa specifica dedicata alla ricostruzione e contemporaneamente alla trasparenza delle procedure di affidamento dei lavori pubblici e privati.

In tal senso, è opportuno che la Regione  definisca un’apposita legge regionale che individui come criterio sostanziale di prevenzione della concorrenza leale, lo strumento delDocumento Unico di regolarità contributivadelle imprese edili.

Si tratta di un meccanismo di certificazione che riassume e rende più facilmente verificabile la  posizione contributiva della impresa, pur non introducendo alcun vincolo aggiuntivo o ulteriore onere per le imprese stesse. Peraltro, il documento unico di regolarità contributiva non sostituirà le altre dichiarazioni dovute dall’impresa e previste dalle vigenti leggi in materia.

Il DURC attesterà essenzialmente l’adempimento regolare degli obblighi di legge e contrattuali relativi al versamento dei contributi dovuti all’INPS, INAIL e Casse Edili costituendo un apposito sportello unico tra i tre enti. 

 

Rinviando alle esperienze già realizzate in Umbria e nelle  Marche ed alla documentazione che alleghiamo, è da specificarsi che il DURC:

 

Ø      deve essere rilasciato dalla Cassa Edile territorialmente competente anche attraverso richiesta all’INPS ed all’INAIL;

Ø      il suo contenuto può essere oggetto di controllo e di ispezione;

Ø      in caso di lavori pubblici è richiesto alla firma del contratto, al pagamento degli stati di avanzamento ed al  saldo;

Ø      in caso di lavori privati, soggetti a finanziamenti o a contributo, è prodotto per l’ottenimento degli stessi da parte del cittadino in riferimento alla impresa che eseguirà e/o ha eseguito i lavori;

Ø      al fine di esemplificare il procedimento amministrativo la Giunta Regionale adotterà uno schema di contratto di appalto-tipo ai fini della sicurezza nei cantieri, della verifica della regolarità contributiva, previdenziale ed assicurativa, e promuoverà un’intesa con INPS, INAIL e Cassa Edile per attestare in modo incrociato la regolarità contributiva mediante il DURC;

Ø      le violazioni comportanti il mancato rilascio del DURC provocano la iscrizione dell’impresa in oggetto appaltatrice e/o subaffidataria in un  Elenco regionale dei soggetti esclusi dagli appalti e dai lavori relativi agli interventi di ricostruzione fino alla regolarizzazione compiuta. L’Elenco sarà istituito attraverso apposito regolamento attuativo della legge regionale in oggetto;

Ø      le violazioni, inoltre, comportano il parziale o completo annullamento del contributo o finanziamento pubblico nei confronti del privato.

 

II.      LA PROPOSTA DI UN PROTOCOLLO DI INTESA TRA L’ASSESSORATO REGIONALE DEL LAVORO E SCUOLA EDILE DEL MOLISE SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

 

La dimensione qualitativa e quantitativa degli interventi da realizzare richiederà il coinvolgimento di molteplici soggetti che devono garantire un’adeguata professionalità e idonee abilità organizzative e tecnologiche. A tal fine, le Federazioni dei lavoratori delle costruzioni del Molise propongono la stesura di un Protocollo di intesa per l’individuazione di percorsi formativi in edilizia finalizzati alla formazione di ingresso, all’aggiornamento e riqualificazione professionale dei vari attori del processo produttivo.

 

 

III.      AZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA

 

Le Federazioni dei lavoratori delle costruzioni del Molise richiedono, all’interno del Coordinamento della salute nei luoghi di lavoro, l’istituzione di una specifica sezione dedicata alla sicurezza nei cantieri edili che deve vedere la presenza delle Organizzazioni Sindacali scriventi, nonché delle Associazioni Imprenditoriali, degli Organi di Vigilanza delle ASL, dell’Ispettorato del Lavoro, del Servizio Ispettivo dell’INPS e dell’INAIL.

Occorre che la Regione provveda a dotare le ASL di strumenti adeguati e di risorse idonee per garantire funzioni di prevenzione e di controllo della realtà produttiva che il post-terremoto attiverà.

Si propone, inoltre, la stipula di una convenzione tra Regione e Scuola Edile per l’attivazione di idonei percorsi di formazione alla sicurezza nei posti di lavoro che coinvolgano i lavoratori che saranno impegnati nei lavori di ricostruzione.

 

 

IV.      LOTTA ALLE INFILTRAZIONI MALAVITOSE

 

Per creare le condizioni ambientali volte a garantire trasparenza e coesione ai soggetti produttivi presenti sul territorio , si propone di definire un Protocollo di legalità stipulato con il Prefetto al fine di costituire un Osservatorio sui lavori capace di interloquire con tutte le Banche Dati.