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Comunicato stampa

 

 

Contratto edili

Nuovi passi in avanti ma restano ultimi ostacoli da superare. Salario e carenza malattia nell’incontro decisivo subito dopo Pasqua.

 

Nuovi passi in avanti nell’incontro tra sindacati di categoria ed Ance,  tenutosi il 12 e il 13 marzo, per il rinnovo del contratto dell’edilizia industria scaduto lo scorso 31 dicembre scorso e che interessa in Italia 1.250.000 addetti e 400.000 imprese.

Il confronto odierno ha affrontato moltissimi dei temi contenuti nella piattaforma registrando intese apprezzabili. Sulla formazione le imprese si impegnano a comunicare alle Scuole Edili l’assunzione con tre giorni di anticipo della stessa, per consentire le 16 ore di formazione per i lavoratori, con un riferimento particolare alle norme sulle sicurezza. Si riconosce, inoltre, la necessità di attivare un sistema di formazione continua che preveda 8 ore di formazione annue. Altre intese riguardano i documenti di assunzione che introducono maggior trasparenza al mercato del lavoro e maggiori certezze nel diritto del lavoratore al riconoscimento professionale ai fini dell’inquadramento. Per dare una risposta salariale ai lavoratori impegnati nella lavorazione a turni, poi,  cè la disponibilità ad un aumento dell’indennità turni per le casistiche più ricorrenti. Viene implementata la normativa sulla contrattazione territoriale, si istituisce per la prima volta un fondo che riconosce la pesantezza del lavoro edile e, per i lavoratori in particolari condizioni, si prevede l’erogazione di una prestazione che ne agevoli il pensionamento.

Sebbene l’incontro di oggi abbia permesso un avanzamento del negoziato su molti argomenti, restano tuttavia ancora grandi ostacoli da superare: salario, part-time  e carenza malattia.

“Oltre alla richiesta salariale di 105 euro sulla quale i costruttori non si sono ancora espressi - hanno dichiarato al termine dell’incontro i Segretari Generali della Feneal, Giuseppe Moretti, della Filca, Domenico Pesenti e della Fillea Franco Martini - punti delicati e decisivi per il negoziato sono la regolamentazione del part-time, a fronte dell’uso abnorme e strumentale esploso negli ultimi anni per aggirare in parte le norme sulla regolarizzazione e il superamento della carenza malattia, richiesta storica della categoria.”

Sul tema del part-time le posizioni delle parti non sono molto distanti, ma resta il problema della definizione di una norma che, oltre a costituire uno sbarramento per il futuro, possa recuperare le situazione esistente. Più lontane le posizioni sulla carenza malattia. “Ribadiamo il riconoscimento del diritto al superamento della carenza malattia come condizione indispensabile per la firma del contratto. Per questo il negoziato, - concludono i Segretari - pur avendo compiuto dei progressi, resta di fatto appeso ad un importante elemento di incertezza. Ci aspettiamo che il prossimo incontro,  previsto dopo Pasqua, sia conclusivo e ci permetta di arrivare alla definizione di questi argomenti.”

Nei prossimi giorni proseguirà la campagna di informazione e sensibilizzazione dei lavoratori con assemblee, attivi e volantinaggi nei cantieri e nei posti di lavoro.

 

 

Roma, 13 marzo 2008

 

 

 

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