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Comunicato stampa

 

 

 

 

Edilizia. Rinnovato il Contratto Nazionale

Regolarità e formazione, anche interculturale, contro il precariato e

la degenerazione del settore, accompagnano un aumento di 104 euro

 

Incremento salariale, regolamentazione e avvio a soluzione dell’annosa questione della carenza malattia, ma non solo; lotta al precariato, formazione e strumenti di qualificazione del settore. Sono questi i punti forti e innovativi del rinnovo del CCNL degli edili concluso ieri, presso la sede dell’Ance Nazionale.

“Questo rinnovo - sottolinea Franco Martini, Segretario Generale della Fillea Cgil – indica una strada precisa che, attraverso uno strumento di sostegno a favore della regolarità e trasparenza, intende accompagnare lo sviluppo e la crescita professionale del lavoratore edile.  L’impresa che assume un operaio che accede al lavoro in cantiere per la prima volta  è tenuta a comunicarlo tre giorni prima alla Scuola Edile territoriale di riferimento. La Scuola Edile, Ente di formazione gestito pariteticamente dal sindacato e dall’Ance e presente su tutto il territorio nazionale, a sua volta dovrà sottoporre il lavoratore a 16 ore di formazione sulle basi del lavoro edile e sulle norme in materia di sicurezza;  a questo punto il lavoratore sarà dotato di un libretto professionale che dimostrerà e certificherà l’avvenuta formazione, i corsi professionali di livello superiore e le competenze acquisite. Questo percorso formativo, teso a  dare strutturalità alla professione e qualità alla stessa impresa, è accompagnato dal rafforzamento del Durc, Documento unico di regolarità contributiva, che dovrà essere rilasciato sulla base della “congruità”, concetto che lega entità del lavoro da realizzare a quantità di manodopera da utilizzare, e non più semplicemente sulla base della sola “correntezza”, registrazione dell’impresa e dei lavoratori occupati. Per rispondere alle esigenze specifiche dei numerosissimi lavoratori immigrati impiegati nel settore, i Sindacati di categoria e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, hanno scelto in questo rinnovo la strada di un confronto permanente per introdurre percorsi formativi mirati a realizzare, oltre a corsi linguistici e formazione professionale preventiva nei paesi di provenienza, dei percorsi formativi sul tema dell’interculturalità e della comunicazione efficace, a partire dai luoghi di lavoro e dai cantieri. “L’Obiettivo di questa formazione, assolutamente nuovo e rispondente alla modificazione del mercato del lavoro - specifica Martini – è quello di migliorare la comunicazione linguistica e interculturale tra i lavoratori di nazionalità diversa, soprattutto in tema di organizzazione e gestione del cantiere e di prevenzione degli infortuni.” Riguardo alla lotta al precariato si è regolamentato l’uso del part-time per le figure operaie, oggi strumentalmente abusato dalle imprese per abbattere il costo del lavoro, a danno dei lavoratori e di una leale concorrenza nel mercato del lavoro.

“Con questo contratto – conclude il leader della Fillea – abbiamo dato seguito e consistenza alle politiche concertative e contrattuali, introducendo nel settore elementi di qualità a beneficio non solo di una forza lavoro che è profondamente mutata in questi anni, il settore delle costruzioni occupa più di ogni altro manodopera straniera, ma anche dell’intero sistema delle imprese e del lavoro.”

 

 

Statistiche elaborate da Fillea Cgil sui dati Casse Edili

 

SUDDIVISIONE DEGLI ISCRITTI ANNO 2007 (670.929)

PER QUALIFICA

 

 

 

 

 

Apprendista

 

8,15%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio comune

39,59%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio qualificato

25,47%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio specializzato

20,39%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio di 1° liv. Super

4,96%

 

 

 

 

 

 

 

Altro

 

1,45%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LAVORATORI IMMIGRATI PER AREA GEOGRAFICA ANNO 2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Centro

27.736

21,58%

 

 

 

 

 

 

 

Isole

         2.846

2,21%

 

 

 

 

 

 

 

Nord est

       26.378

20,53%

 

 

 

 

 

 

 

Nord ovest

       66.079

51,42%

 

 

 

 

 

 

 

Sud

         5.473

4,26%

 

 

 

 

 

 

 

Totale

128.512

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GLI IMMIGRATI RAPPRESENTANO IL

 

19,15%

 

DEL TOTALE LAVORATORI ISCRITTI AL SISTEMA CASSE EDILI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEL RINNOVO CONTRATTUALE DEL 2004 ERANO IL

15,01%

pari a 84.946 lavoratori sul totale di 565.929

nel 2000 erano 27.926 pari al

6,41%

sul totale di 435.718 lavoratori iscritti alle casse edili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         Roma 19 giugno 2008

 

 

 
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