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    Testo rinnovo CCNL Edili Industria  

   

 

Comunicato stampa unitario

 

Costruzioni, rinnovato il CCNL Edilizia Industria

Interessati 1.250.000 lavoratori dipendenti e 350.000 imprese

Aumento di 104 euro, 74 dei quali a partire dal 1° giugno

 

È stato firmato questo pomeriggio, presso la sede dell’Ance, dopo 7 mesi di trattativa, il rinnovo del Contratto Nazionale Edilizia Industria fra Fillea CGIL – Filca CISL – Feneal UIL e ANCE scaduto il 31 dicembre 2007, che interessa 1.250.000 lavoratori dipendenti e 350.000 imprese. Il rinnovo introduce importanti punti normativi per incentivare la strutturalità del settore e la trasparenza del rapporto di lavoro.

Sul fronte salariale è stato definito un incremento di 104 euro al parametro 130 suddiviso in due soluzioni: 74 euro dal 1° giugno e 30 euro dal 1° gennaio 2009.              

Passi in avanti sono stati fatti sul tema della carenza malattia, la cui materia verrà affrontata anche nella contrattazione territoriale. A livello nazionale si è ridotto da 7 a 6 giorni il periodo di malattia utile per maturare il diritto, da parte del lavoratore, a veder riconosciuto il 50% del salario per i primi tre giorni di malattia. Per la copertura al 100% i giorni passano da 14 a 12.

Per quanto riguarda i lavori pesanti e usuranti, si istituisce per la prima volta un fondo che prevede, per i lavoratori in particolari condizioni, l’erogazione di una prestazione che ne agevoli il pensionamento pari allo 0,10% dei versamenti in Cassa Edile.

Novità importanti anche sul tema della formazione. Le imprese devono comunicare al sistema delle Scuole edili l’assunzione degli operai almeno tre giorni prima dell’inizio del lavoro, per consentire lo svolgimento di 16 ore di formazione attinenti le basi professionali del lavoro in edilizia e la sicurezza, con un richiamo formativo di 8 ore all’anno. Inoltre sono state introdotte delle norme che prevedono la comunicazione scritta al lavoratore al momento della assunzione e dei passaggi di qualifica, che renderanno più trasparente il mercato del lavoro e offriranno maggiori certezze al lavoratore per il riconoscimento professionale ai fini dell’inquadramento.

Il sistema delle Scuole edili avrà un ruolo attivo anche nella gestione e nella implementazione dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Per quanto riguarda la sicurezza, è stato dato mandato alle parti sociali nazionali di dare concreta attuazione ai rinvii operati alla contrattazione dal Testo Unico sulla sicurezza.

Importanti conquiste sono state raggiunte anche nella lotta contro il precariato. Si è convenuto che un’impresa non può avere alle dipendenze operai part-time in misura superiore al 3% del totale degli occupati a tempo indeterminato, e l’esclusione delle clausole elastiche e flessibili. Ciò dovrebbe consentire la riduzione del ricorso indiscriminato al part-time, che spesso maschera il lavoro nero.

Sul fronte dei diritti sono stati raggiunti risultati per gli apprendisti con il riconoscimento del fondo presso la Cassa Edile per la copertura dell’indennità sostitutiva in caso di maltempo.

Inoltre sono state incrementate le percentuali per il lavoro notturno a turni e gli importi per l’Ape, l’anzianità professionale edile.   

“Questo rinnovo – hanno dichiarato i segretari generali di Fillea-Cgil, Franco Martini, Filca-Cisl, Domenico Pesenti e Feneal-Uil, Giuseppe Moretti – costituisce un argine al degrado del settore, a partire dalle normative sul precariato, alla lotta al lavoro nero, al rilancio della formazione e ad un maggiore intervento sulla sicurezza. Il rinnovo, inoltre, apre la strada anche alla positiva conclusione dei contratti con le altre controparti datoriali”.  

 

Roma, 18 giugno 2008

 

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Comunicato stampa Fillea

 

Edilizia. Rinnovato il Contratto Nazionale

Regolarità e formazione, anche interculturale, contro il precariato e

la degenerazione del settore, accompagnano un aumento di 104 euro

 

Incremento salariale, regolamentazione e avvio a soluzione dell’annosa questione della carenza malattia, ma non solo; lotta al precariato, formazione e strumenti di qualificazione del settore. Sono questi i punti forti e innovativi del rinnovo del CCNL degli edili concluso ieri, presso la sede dell’Ance Nazionale.

“Questo rinnovo - sottolinea Franco Martini, Segretario Generale della Fillea Cgil – indica una strada precisa che, attraverso uno strumento di sostegno a favore della regolarità e trasparenza, intende accompagnare lo sviluppo e la crescita professionale del lavoratore edile.  L’impresa che assume un operaio che accede al lavoro in cantiere per la prima volta  è tenuta a comunicarlo tre giorni prima alla Scuola Edile territoriale di riferimento. La Scuola Edile, Ente di formazione gestito pariteticamente dal sindacato e dall’Ance e presente su tutto il territorio nazionale, a sua volta dovrà sottoporre il lavoratore a 16 ore di formazione sulle basi del lavoro edile e sulle norme in materia di sicurezza;  a questo punto il lavoratore sarà dotato di un libretto professionale che dimostrerà e certificherà l’avvenuta formazione, i corsi professionali di livello superiore e le competenze acquisite. Questo percorso formativo, teso a  dare strutturalità alla professione e qualità alla stessa impresa, è accompagnato dal rafforzamento del Durc, Documento unico di regolarità contributiva, che dovrà essere rilasciato sulla base della “congruità”, concetto che lega entità del lavoro da realizzare a quantità di manodopera da utilizzare, e non più semplicemente sulla base della sola “correntezza”, registrazione dell’impresa e dei lavoratori occupati. Per rispondere alle esigenze specifiche dei numerosissimi lavoratori immigrati impiegati nel settore, i Sindacati di categoria e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, hanno scelto in questo rinnovo la strada di un confronto permanente per introdurre percorsi formativi mirati a realizzare, oltre a corsi linguistici e formazione professionale preventiva nei paesi di provenienza, dei percorsi formativi sul tema dell’interculturalità e della comunicazione efficace, a partire dai luoghi di lavoro e dai cantieri. “L’Obiettivo di questa formazione, assolutamente nuovo e rispondente alla modificazione del mercato del lavoro - specifica Martini – è quello di migliorare la comunicazione linguistica e interculturale tra i lavoratori di nazionalità diversa, soprattutto in tema di organizzazione e gestione del cantiere e di prevenzione degli infortuni.” Riguardo alla lotta al precariato si è regolamentato l’uso del part-time per le figure operaie, oggi strumentalmente abusato dalle imprese per abbattere il costo del lavoro, a danno dei lavoratori e di una leale concorrenza nel mercato del lavoro.

“Con questo contratto – conclude il leader della Fillea – abbiamo dato seguito e consistenza alle politiche concertative e contrattuali, introducendo nel settore elementi di qualità a beneficio non solo di una forza lavoro che è profondamente mutata in questi anni, il settore delle costruzioni occupa più di ogni altro manodopera straniera, ma anche dell’intero sistema delle imprese e del lavoro.”

 

 

Statistiche elaborate da Fillea Cgil sui dati Casse Edili

 

SUDDIVISIONE DEGLI ISCRITTI ANNO 2007 (670.929)

PER QUALIFICA

 

 

 

 

 

Apprendista

 

8,15%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio comune

39,59%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio qualificato

25,47%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio specializzato

20,39%

 

 

 

 

 

 

 

Operaio di 1° liv. Super

4,96%

 

 

 

 

 

 

 

Altro

 

1,45%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LAVORATORI IMMIGRATI PER AREA GEOGRAFICA ANNO 2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Centro

27.736

21,58%

 

 

 

 

 

 

 

Isole

         2.846

2,21%

 

 

 

 

 

 

 

Nord est

       26.378

20,53%

 

 

 

 

 

 

 

Nord ovest

       66.079

51,42%

 

 

 

 

 

 

 

Sud

         5.473

4,26%

 

 

 

 

 

 

 

Totale

128.512

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GLI IMMIGRATI RAPPRESENTANO IL

 

19,15%

 

DEL TOTALE LAVORATORI ISCRITTI AL SISTEMA CASSE EDILI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEL RINNOVO CONTRATTUALE DEL 2004 ERANO IL

15,01%

pari a 84.946 lavoratori sul totale di 565.929

nel 2000 erano 27.926 pari al

6,41%

sul totale di 435.718 lavoratori iscritti alle casse edili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         Roma 19 giugno 2008

 

 
 
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