NOTA RIEPILOGATIVA SUL FINANZIAMENTO DELLE OPERE

Le opere in oggetto sono tutte ricomprese nel programma delle infrastrutture strategiche di cui alla “legge Obiettivo” n. 443/2001, approvato dal Cipe con Delibera n. 121/2001, ad eccezione del Passante ferroviario di Palermo, che è inserito nel contratto di programma 2001-2005 stipulato con RFI (Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.).

Ad oggi per le opere della “legge obiettivo”sono state stanziate le risorse di seguito indicate, ai sensi dell’art. 13, comma 1, della legge n. 166/2002 e della legge finanziaria 2004 (L. n. 350/2003) che ne ha previsto il rifinanziamento:

·          193,900 mln € per ciascuno degli anni dal 2002 al 2016;

·          160,400 mln € per ciascuno degli anni dal 2003 al 2017;

·          109,400 mln € per ciascuno degli anni dal 2004 al 2018;

·          195,500 mln € per ciascuno degli anni dal 2005 al 2019;

·          245,000 mln € per ciascuno degli anni dal 2006 al 2020.

Si tratta di autorizzazioni di spesa pluriennali (quindicennali) tecnicamente definite “limiti di impegno”. Esse vengono disposte per far fronte a spese in conto capitale (cioè di investimento) prevedendo l’attivazione di mutui o altre operazioni di finanziamento, delle quali il relativo limite rappresenta il tetto massimo di onere finanziario posto a carico dello Stato.

Il finanziamento delle singole opere a valere su tali risorse avviene attraverso il Cipe.

Ad oggi, delle opere in oggetto, ne sono state finanziate 4:

1        Sistema MOSE

2        Passante di Mestre

3        Autostrada Salerno-Reggio Calabria

4        Corridoio Jonico (SS 106).

Le risorse assegnate dal Cipe vengono concesse al soggetto attuatore attraverso un contributo quindicennale (una quota dei limiti di impegno sopra indicati) con il quale saranno pagate le rate di ammortamento del mutuo che il medesimo è autorizzato a contrarre, con la garanzia del Ministro dell’Economia. Pertanto il finanziamento assegnato è indicato in termini di volume di investimento, ossia di netto ricavo (presumibile, in relazione ai tassi di interesse correnti) del mutuo da contrarre.

Tale meccanismo di finanziamento rende dunque disponibile per ogni annualità soltanto una limitata quota della somma complessiva stanziata, che viene impegnata nella Delibera Cipe di riferimento, e che può, al limite, essere revocata con ulteriore provvedimento ufficiale qualora mancasse la copertura finanziaria prevista. 

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