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Osservatorio Grandi Imprese e Lavoro


 

Costruzioni:la Fillea Cgil istituisce l'Osservatorio  sulle Grandi Imprese

Crescono produzione e fatturato ma diminuisce la redditività.

Nodi critici del sistema impresa: vulnerabilità e insufficiente internazionalizzazione

 

 Osservatorio Grandi Imprese e Lavoro

 

La Fillea Cgil ha voluto istituire l'Osservatorio sulle Grandi Imprese per monitorare gli andamenti delle prime 50 imprese in Italia, con l’obiettivo di analizzarne l’evoluzione in termini di competitività e strutturalità.

L’Osservatorio, curato dall’architetto Alessandra Graziani, del Dipartimento ITACA, dell’ Università  di Roma “La Sapienza”, è un nuovo  strumento di analisi, dinamico, rapido e di facile accesso,  che si pone l’obiettivo di costruire una base dati strutturata per le analisi di settore, monitorando e approfondendo alcuni argomenti di interesse specifico,  quali l’occupazione e i costi del lavoro,  la solidità finanziaria, la redditività,  la produzione e il tipo di processo produttivo.

Lo studio  è basato sui dati di bilancio e prosegue con la redazione di un questionario proposto e compilato dalle imprese.

L’Osservatorio Fillea ha evidenziato dei risultati interessanti che mettono in luce una strutturale precarietà e vulnerabilità delle imprese. La produzione e i fatturati sono elevati e in crescita, ma non cresce, anzi è in riduzione la redditività. Il valore del costo del lavoro è basso rispetto alle altre voci di spesa, la crescita degli occupati diretti è esigua.

 

Valore della produzione

Solo 5 imprese hanno un fatturato superiore ai 500 milioni di euro, che rappresenta in percentuale il 39,3% del totale del campione.

 

Solidità finanziaria

Tra le prime 50 imprese il 48% è solvibile, il 52% è vulnerabile o a rischio di insolvenza per quanto riguarda il valore finanziario dell’impresa. Tanto più le imprese sono grandi, tanto più aumenta la loro solidità, nonostante ciò il grado di rischio finanziario è elevato rispetto ad analoghe imprese di altri settori industriali, a causa del grandissimo numero di piccole e piccolissime imprese non strutturate.

 

Fatturato e redditività

E’ aumentato il valore della produzione, rispetto all’anno precedente, del 13% ed è diminuita la redditività. Si è registrato un aumento del fatturato, tra lo 0 e il 30%, mentre per quanto riguarda gli utili la variazione è molto più bassa, tra lo 0 e il 7%, questa riduzione inoltre continua a crescere.

 

Costo del lavoro

Il costo del lavoro rappresenta tra i costi totali per l’impresa il 10%. Tra tutte le imprese del campione,  il valore medio del costo del lavoro è del 13% circa, con variazioni molto forti tra impresa e impresa. E’, questo, un valore basso rispetto alle altre voci di costo, soprattutto rispetto a quelle dei servizi.

 

Assetto proprietario e grado di internazionalizzazione

Una grande impresa edile non può reggere la competizione sul mercato globale se il suo portafoglio lavori non è composto di un 40-50% di lavori all’estero.  Oggi la media delle prime 50 imprese italiane invece non arriva al 15%.

 

Andamento occupazionale

Il dato sull’occupazione è positivo poiché il settore è ancora in crescita, ma occorre segnalare la sua trasformazione qualitativa riguardo la scomposizione della tipologia dei dipendenti. Analizzando i dati, si evidenzia una crescita di impiegati e dirigenti più sostenuta rispetto a quella della componente degli operai. Il rapporto fra impiegati ed operai è tendenzialmente di 1 a 2, un valore basso per imprese che producono, il che significa che la fase realizzativa dell'opera è delegata in gran parte ad imprese minori.

La crescita occupazionale risulta, inoltre, inferiore rispetto a quella del fatturato complessivo del campione.

 

“E’ opportuno evidenziare – sostiene, commentando i dati dell’Osservatorio, Franco Martini, Segretario Generale della Fillea Cgil – che, venendo meno la strutturalità dell'impresa,  si affievolisce il ruolo contrattuale del sindacato e perdono efficacia anche gli strumenti per la lotta al sommerso. Se questa situazione di vulnerabilità dovesse continuare, si corre il rischio di assecondare la logica imprenditoriale secondo la quale la grande impresa di costruzioni assume sempre più una struttura finanziaria, diventando una impresa terziarizzata, lontana dal punto centrale dell'attività produttiva che e il cantiere”.

“La Legge Obiettivo – continua Martini - pur con i suoi limiti e pur essendo per alcuni versi esasperatrice di alcuni aspetti negativi del processo degli appalti pubblici, ha espresso una nuova esigenza di politiche industriali che ne incentivino la strutturalità. Quando sarà evidente il fallimento dell'idea del newdeal delle infrastrutture in Italia, ci ritroveremo senza imprese che si possono definire tali.

Altrettanto grave è il problema della sottocapitalizzazione finanziaria, con un consistente numero di imprese fallite o in continuo componimento e scomponimento del loro assetto societario. In questa situazione l'impresa perde strutturalità e acquisisce un profilo di società di servizio, fenomeno che produce un decadimento qualitativo della produzione di cantiere”.

“L’Osservatorio sulle Grandi Imprese – conclude Martini - evidenzia un sistema che non solo mette a repentaglio i diritti dei lavoratori interessati al processo lavorativo, ma penalizza l'intero sistema delle imprese medio piccole, poiché il ricorso all'assegnazione dei lavori in un rapporto commerciale privatistico e di compressione dei costi, impoverisce il lavoro delle imprese di quelle dimensioni e le mette in difficoltà finanziaria impedendone la crescita.

Un sistema di grandi imprese così debole è un limite anche allo sviluppo del sistema infrastrutturale del paese; i progetti di finanza, infatti, e  le forme di prefinanziamento dell'opera, non troveranno mai una piena diffusione. Questo quadro di conoscenza è finalizzato a costruire una legislazione con politiche industriali a sostegno delle imprese che scelgono la strada della strutturalità”.

 

 

 

Roma, 29 maggio 2006


 

OSSERVATORIO FILLEA

“GRANDI IMPRESE E LAVORO”

 

Tavola Rotonda

Coordinata da Roberto Miliacca, Capo redattore ITALIA OGGI

Lunedì 29 maggio 2006

Biblioteca del Dipartimento ITACA

 

 

Andamento economico-produttivo e prospettive di sviluppo

delle prime 50 imprese di costruzione in Italia

 

a cura di

Alessandra Graziani 

 


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